Questa mattina, a Roma, alla Chiesa degli Artisti, una folla numerosa ha reso l’ultimo saluto a Vincenzo Cerami.
Molti i fotografi e i giornalisti, tantissime le personalità del mondo del cinema, della letteratura e della politica: Roberto Benigni e Nicola Piovani – che con Cerami hanno condiviso la gioia dell’Oscar per “La vita è bella”- Nicoletta Braschi, visibilmente commossa, Paolo Taviani, Massimo Wertmuller, Marisa Laurito, Giovanni Albanese, Laura Morante, Francesco Siciliano, Ettore Scola, Carlo Freccero, il Ministro per i beni culturali Massimo Bray, Walter Veltroni, Ermete Realacci, il sindaco di Roma Ignazio Marino.
Tanta la gente comune, venuta a salutare per l’ultima volta un personaggio che, oltre ad essere stato un grande uomo di cultura, era e rimarrà sempre, nel ricordo, un uomo gentile.
All’interno della chiesa anche una rappresentanza del Comune di Corchiano, venuta a rendere omaggio a Cerami per l’amore che ha sempre manifestato a questo paese in provincia di Viterbo.
Durante l’orazione funebre Ignazio Marino ha parlato di lui come di “un uomo straordinario che ha dato tanto alla vita e alla cultura del nostro Paese”.
Al termine delle esequie, Nicola Piovani ha detto che “c’è un momento in cui il dolore ha un desiderio forte, di restare muto” e il silenzio è effettivamente calato fra coloro che erano raccolti nella Chiesa ed è stato spezzato solo dagli applausi all’uscita della bara.
Giovanni Albanese ha raccontato di essersi sbagliato con le date, venendo alla Chiesa degli artisti ieri. E lì proprio ieri Pupi Avati stava girando la scena di un funerale.
“E’ stata una situazione paradossale, che mi ha ricordato lo stile che aveva a volte Vincenzo e io voglio pensare che lui ci abbia messo il suo zampino: credo sia stato il suo modo di salutarmi e sono sicuro che si è fatto delle grasse risate”.
In quel momento entrambi lo abbiamo immaginato con il suo bel sorriso un po’ sornione, quel sorriso che regalava spesso a tutti, con grande generosità e gentilezza d’animo.