I consiglieri di opposizione al comune di Gessopalena Bozzi Tullio, Caniglia Carmine, D’Orazio Lucio e Larcinese Domenico prendono in prestito dalla canzone “Bocca di rosa” di Fabrizio De Andrè: “La gente da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio” per sottolineare tale intervento.
La Comunità Montana Aventino-Medio Sangro, presieduta da Innaurato, quale capofila dei Comuni del comprensorio ( Casoli, Civitella Masser Raimondo, Colledimacine, Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Pennadomo, Roccascalegna, Taranta Peligna e Torricella Peligna ), partecipò nel maggio 2008, nell’ambito del Piano Regionale triennale di tutela e risanamento ambientale, al bando Provinciale per la realizzazione di sistemi integrati di raccolta differenziata secco/umido e porta a porta.
L’Ente fu ammesso a finanziamento per complessivi € 303.168,00 col seguente riparto degli oneri: 168.985,84 euro a carico dei fondi del Piano Regionale di tutela e risanamento ambientale; 134.183,16 euro a carico degli Enti partecipanti (94.183,16 euro complessivamente a carico dei Comuni ed 40.000 euroa carico del Consorzio Smaltimento Rsu); il Comune di Gessopalena partecipò con la quota di 9.614,11 euro interamente versati. L’iniziativa si concretizzò solo nell’anno 2011 con la fornitura da parte della Provincia, che provvedette direttamente all’acquisto dei materiali e mezzi previsti nel finanziamento e di seguito riportati: 4 automezzi porter a vasca per la raccolta dei rifiuti; 1 minicompattatore; 4.000 mastelli da 25 litri per organico; 6.000 cestelli aerati; 6.000 mastelli da 40 litri per rifiuti secchi; 300 bidoni carrellati da 120-240 litri in diversi colori; 1.056.000 complessivamente tra sacchetti bio e shopper-bio. Il materiale, ripartito in base alle quote di cofinanziamento, fu consegnato ai Comuni per integrare le attrezzature necessarie per il servizio di raccolta differenziata la cui partenza negli stessi avvenne in maniera diversificata. Infatti dalla data di richiesta del finanziamento a quella della sua concretizzazione era cambiato lo scenario di intervento: i Comuni, al fine di ottemperare alla stringente normativa in materia, si organizzarono con Eco.Lan spa, ex Consorzio Comprensoriale Smaltimento Rifiuti, per l’espletamento di una gara pubblica per l’individuazione di un unico gestore del servizio di raccolta differenziata, come Sapi Ecologica prima e poi con Rieco spa, a cui successivamente ognuno si raccordò secondo le proprie esigenze e peculiarità.