Chieti. Si è svolto questa mattina presso l’Istituto Industriale “L. Savoia” di Chieti si è svolto un incontro con gli studenti, promosso dall’associazione
Cantiere Abruzzo ed inserito nell’ambito della
Settimana della Prevenzione, volto a disinvogliare, soprattutto i più giovani, all’uso di sostanze stupefacenti. All’incontro con gli studenti ha preso parte Enrico Comi, ex tossicodipendente, che ha detto: “Voglio parlare in modo un po’ più schietto e diretto delle droghe, spesso c’è molta confusione su questa tematica. Io mi sono fatto la mia prima canna a 14 anni, avevo incontrato due ragazzi di 17 anni che si preparavano una canna. La cosa mi aveva preso male perché pensavo a tutte le cose che mi avevano detto fino a quel momento sulle droghe e non facevo distinzione tra una canna e l’eroina. Poi ho visto questi due ragazzi che dopo essersi fatti la canna ridevano e si divertivano, quindi ho iniziato a ricredermi sulle droghe. Loro mi hanno detto che la canna è una droga naturale e che fa male meno di una sigaretta e che non crea dipendenza. Allora mi sono fatto la mia prima canna e mi sono divertito anch’io e nelle altre occasioni non ci ho pensato su due volte e a 16 anni ho iniziato a fare uso di cocaina. Mi facevo sette volte al giorno e una volta sono andato in coma due volte in una giornata e lì avevo capito che avevo sbagliato tutto e ho avuto modo di vedere che non potevo smettere quando volevo. Ci sono fior di medici che sono convinti che ad alcolisti e cocainomani non gli passa mai la voglia di fare uso di queste sostanze. Sono anni che faccio prevenzione per evitare che altre persone facciamo il mio stesso errore”.
Francesco Rapino