“La cosa che lascia basita ed indignata questa organizzzione sindacale – dice in una lettera al questore di Chieti, Mauro Giannetta, segretario generale della Consap – e che l’ha spinta a rivolgersi a lei per chiederle un tempestivo e personale intervento, è l’assordante silenzio e l’immobilismo del dirigente, che nonostante più volte reso edotto, da questa organizzazione sindacale, in via informale e verbale, circa i compiti istituzionali del Poliziotto di Quartiere stabiliti dalla menzionata circolare, lo stesso ne ha sistematicamente ignorato, sino ad oggi, le disposizioni normative nonché il fine per il quale venne adottata. La Consap da sempre sensibile alle problematiche che investono la molteplicità dei dipendenti della Polizia di Stato, da quando ha fondato la Segreteria in questa Questura, ha avuto modo di assistere a modalità di impiego del personale ‘specializzato’ in modo del tutto arbitrario e privo di qualsivoglia logica, per essere brevi, avrà notato certamente anche lei, che ormai sistematicamente i Poliziotti di Quartiere, in forza alla Questura di Chieti, vengono impiegati per i servizi più disparati, quali: volante, ordine pubblico, corpo di guardia, ecc, e quando non altro, incaricati a ritirare la posta dal posto fisso di Polizia presso l’Ospedale Civile od a svolgere altre mansioni ‘di favore’ per questo o quell’Ufficio, ma sempre estranee alla loro professionalità. Circostanza quest’ultima, che sicuramente può essere riconducibile a problematiche attinenti la mancanza di personale, ma che non giustifica la circostanza che ormai i Poliziotti di Quartiere, sul territorio di Chieti, vengono ora mai usati come tappabuchi nei servizi più disparati, mortificando così quotidianamente la loro professionalità acquisita dopo aver superato il previsto corso di formazione a spese dei contribuenti! Ignaro di tutto ciò, il dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale, che tra l’altro è anche dirigente del Personale, in palese spregio a precise direttive, negli ultimi tempi ed in modo pressoché continuativo, impiega i Poliziotti di Quartiere, in altri servizi sopprimendo di fatto la loro figura di operatori di Polizia così come originariamente prevista. A parere della Consap tutto ciò è inaccettabile ed estremamente grave, poiché si rischia di far giungere al personale il falso messaggio che le circolari emanate dal superiore Dipartimento possano essere disattese e non rispettate anche dai vertici Dirigenziali della Questura. Incredibile! Già da qualche tempo nella città di Chieti si avverte la presenza part-time del poliziotto di quartiere, figura quest’ultima indispensabile quale ‘sensore’ sul territorio della vita del quartiere e solido punto di riferimento per il cittadino e tutto ciò sta già allarmando associazioni, esercizi commerciali ed Istituzioni locali che hanno visto diminuire notevolmente la vigilanza a banche, uffici postali, scuole, oratori in orari particolari della giornata, da sempre obbiettivo di balordi e malintenzionati. La Questura di Chieti ed i suoi vertici dirigenziali sembra non aver bene inteso la doppia funzione del poliziotto di quartiere: da un lato e nell’immediatezza trasmettere al cittadino un senso di sicurezza, facendolo sentire così più vicino alle Istituzioni, dall’altro dare un chiaro ed inequivocabile segnale alla criminalità con l’esplicito messaggio di dire ‘noi ci siamo!’ Infine, la discutibile gestione del personale da parte di alcuni dirigenti di questa Questura, in relazione al cattivo ed arbitrario impiego del Poliziotto di Quartiere, tra l’atro sollecitati, informalmente in via verbale, dalla nostra organizzazione sindacale, ad intervenire per il rispetto delle regole e soprattutto nel non far decadere la figura del Poliziotto di Quartiere sul territorio, ha indotto, dopo detto silenzio, a chiederLe un personale intervento nel ridare nuovamente sicurezza al cittadino e ribadire ai vertici della Questura di Chieti che le regole e le circolari vanno pienamente rispettaste nell’interesse del cittadino e della nostra amministrazione!”.