“Ruba” il segnale Sky: condannato a 4 mesi di carcere

Quattro mesi di reclusione, per l’uomo riconosciuto colpevole di aver fruito dei servizi di Sky in maniera fraudolenta.

Fruire dei servizi di una pay TV senza un regolare abbonamento può costare molto caro. Lo ha scoperto a sue spese un 52enne di Palermo, che con la sentenza 46443/2017 della Corte di Cassazione è stato definitivamente condannato a 4 mesi di carcere per aver, “installato un apparecchio con decoder regolarmente alimentato alla rete LAN domestica e Internet collegato con apparato TV e connessione all’impianto satellitare, così rendendo visibili i canali televisivi del gruppo Sky Italia in assenza della relativa smart card”.

L’uomo, che ha giustificato l’assenza della smart card raccontando di aver acquistato sul web i codici necessari per l’accesso ai canali, è stato condannato in base all’articolo 171 della legge 633/1941, che sanziona “chiunque a fini fraudolenti produce, pone in vendita, importa, promuove, installa, modifica, utilizza per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato”.

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