L’Aquila. Unità d’intenti per ottenere l’istituzione di un ospedale di secondo livello delle aree interne; critiche per il turnover del personale Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila; preoccupazione per il futuro degli oltre 400 precari dell’azienda sanitaria e della scuola di specializzazione nell’ottica di una rinnovata collaborazione tra azienda sanitaria e università.
Sono alcuni dei temi affrontati nell’assemblea di ieri sera, a Palazzo Fibbioni di L’Aquila, in cui si è proceduto al rinnovo del Comitato ristretto dei sindaci.
La riunione, a cui hanno preso parte numerosi primi cittadini del territorio provinciale e a cui erano stati invitati anche le rappresentanze sindacali, ha eletto i sindaci di L’Aquila, Pierluigi Biondi, di Avezzano, Gabriele De Angelis, di Sulmona, Annamaria Casini, di Castel di Sangro, Angelo Caruso (che è anche presidente della Provincia), ed il vice sindaco di Barisciano, Giuseppe Calvisi.
“La questione della realizzazione di un Dea di secondo livello delle aree interne non è un ragionamento di semplice campanile quanto, piuttosto, un percorso teso a valorizzare le eccellenze, a riequilibrare i servizi e a potenziare la medicina del territorio – ha dichiarato il sindaco del capoluogo Biondi -. La commissione che avrebbe dovuto valutare l’ipotesi di istituzione di un Dea di secondo livello L’Aquila-Teramo non si è mai riunita, ci sono centinaia di precari che attendono risposte e siamo costretti a fare i conti con scelte di politica regionale che si stanno abbattendo sulla nostra Asl. La ritrovata unità dei territori è la risposta per far tornare la sanità aquilana ai livelli di eccellenza che da sempre le competono, testimoniate peraltro anche dagli ottimi dati legati alla mobilità attiva”.