Entrambi sono rinchiusi nel carcere di Torre Sinello a Vasto.
Non ha avuto neanche il tempo di difendersi, Albina Paganelli, la pensionata di 68 anni uccisa nella sua casa di via Fedro a San Salvo la notte tra il 13 e 14 agosto scorsi. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita oggi all’obitorio dell’ospedale civile di Vasto dal dottor Pietro Falco. L’esame avrebbe confermato le dodici coltellate sferrate alla vittima, colpita in piu’ punti, anche al collo. “Un delitto dalla particolare ferocia”, hanno commentato i legali di parte civile, Giovanni e Antonello Cerella.
Al titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Enrica Medori, il dottor Falco dovra’ ora dire se le ferite riscontrate siano compatibili con la lama del coltello trovato dai carabinieri a casa di Vito Pagano, con il romeno Gelu Chelmius uno degli indiziati del delitto, avvenuto a scopo di rapina. La convalida del fermo dei due indagati, intanto, e’ slittata a dopo domani: alle 9 sara’ il gip del tribunale di Vasto a interrogare entrambi in carcere. Pagano, 28 anni, di San Salvo, attraverso i suoi legali, Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, dice che e’ vittima di una diabolica macchinazione e accusa il romeno. Quest’ultimo, pero’, attraverso gli avvocati Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia, ribatte che no, in quella casa di via Fedro non ci ha mai messo piede. E che lui, Pagano, non lo conosce nemmeno. Domani alle 16, nella chiesa di San Nicola a San Salvo, si terranno i funerali di Albina Paganelli.