Chieti. Scoprire il piacere di stare insieme e divertirsi senza consumare una goccia di alcol: è questo il senso dell’aperitivo analcolico che il servizio di Alcologia della Asl Lanciano-Vasto-Chieti offrirà domani, 24 maggio, dalle ore 11.30 alle 13.30 a circa 300 ragazzi dell’Istituto Magistrale “Isabella Gonzaga” di Chieti.
A preparare il buffet saranno gli studenti dell’Istituto alberghiero di Pescara, che in tal modo condivideranno con i colleghi di Chieti un piacevole momento di svago e socializzazione caratterizzato dall’assenza totale di alcol. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Abruzzo, arriva a conclusione di un progetto di prevenzione sui rischi connessi al consumo di alcol rivolto ai ragazzi delle prime e seconde classi del “Gonzaga”, ed è finalizzata a rafforzare quanto appreso dagli studenti nel corso degli incontri con gli operatori del servizio di Alcologia di Chieti. Oltre allo stand per l’aperitivo, nel cortile della scuola saranno esposti gli elaborati che i ragazzi hanno realizzato nell’ambito del progetto di prevenzione e sarà proiettato un filmato della Polizia Stradale in tema di alcol e sicurezza alla guida. Grazie alla presenza di una pattuglia, poi, i ragazzi potranno assistere a una dimostrazione sull’utilizzo dell’etilometro e simulare la visione sotto l’effetto dell’alcol utilizzando appositi occhiali.
“Numerosi studi – sottolinea Camilla Di Peppe, responsabile del servizio di Alcologia di Chieti – hanno dimostrato come il metodo educativo basato sull’esperto che tenta di istruire i giovani in una lezione frontale non è grado di modificare in maniera significativa i loro comportamenti. Da qui nasce la necessità di individuare canali alternativi per veicolare in maniera più efficace il nostro messaggio di prevenzione. Una festa senz’alcol, come quella che abbiamo organizzato al Gonzaga, può sicuramente rappresentare una modalità nuova e più efficace per influire positivamente sulle scelte dei più giovani in tema di consumo di bevande alcoliche, che nel nostro territorio rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria”.