Il pm Lucia Campo per lui aveva chiesto quattro anni di reclusione e 2.000 euro di multa. Secondo l’accusa il 3 gennaio del 2014 Panaccio, che è difeso dall’avvocato Graziano Benedetto, entrò nel supermercato Tigre di Guardiagrele con il volto coperto da passamontagna e sciarpa e armato di mannaia, intimando alla cassiera di consegnare il denaro.
La rapina però fallì per la reazione di un dipendente del supermercato che costrinse alla fuga sia Panaccio che l’altro rapinatore che era con lui, armato di un coltello da cucina.
Quest’ultimo, processato in precedenza, era stato assolto dalla Corte d’Appello de L’Aquila.