Al termine dei controlli sono stati deferiti all’autorità giudiziaria sei datori di lavoro, mentre per nove aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto occupavano in nero più del 20 per cento della forza lavoro. Sono state inoltre comminate sanzioni amministrative che complessivamente ammontano a 66mila euro.
Nell’insieme sono state passate al vaglio 67 posizioni lavorative e dunque più di un lavoratore su tre è risultato privo di regolare contratto.
In un ristorante-pub di Chieti, in particolare, gli ispettori del lavoro hanno trovato intenti al lavoro 9 dipendenti, di cui 7 sono risultati occupati in nero. Si è quindi proceduto al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e per queste irregolarità riscontrate sono state comminate sanzioni per 21mila euro.
Per quanto riguarda invece la zona di Vasto e San Salvo, i datori di lavoro deferiti all’autorità giudiziaria sono stati 6.
Nello specifico, in un’azienda di ristorazione sono stati trovati al lavoro 2 lavoratori privi di permesso di soggiorno e in cinque locali sono state riscontrate violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori.
La maggior parte delle aziende ha immediatamente provveduto a regolarizzare la propria posizione al fine di garantire la pronta riapertura dei locali.
L’iniziativa rientra nei programmi speciali di vigilanza eseguiti dal Gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Roma, insieme ai Nuclei Carabinieri e ai funzionari ispettivi operanti preso le sedi dell’Ispettorato del Lavoro di Chieti e Pescara.