Più in particolare, la sigla sostiene che la riforma non cancella le forme di lavoro precario, oltre a “smantellare in modo inaccettabile il diritto ai reintegro previsto dall’articolo 18 in caso di licenziamento senza giusta causa”, aprendo in questo modo alla libertà di licenziamento.
Per questo motivo è stato deciso il blocco in tutte le fabbriche dalle 12.30 alle 14.00 per il primo turno, mentre il secondo e il turno centrale sciopereranno dalle 14.00 alle 15.30.