Vasto. Sarà Cooperativa Archeologia, in collaborazione con Cooperativa Zoe, a gestire per cinque anni Palazzo D’Avalos, cuore culturale e turistico di Vasto.
Per l’antica residenza, che fu dal 1496 per tre secoli la dimora dei D’Avalos, i signori della città abruzzese, si apre un nuovo capitolo per una nuova gestione, di cui si è tenuta oggi la presentazione, alla presenza di Lucia Arbace, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’ Abruzzo, del sindaco della città Luciano Antonio Lapenna, dell’Assessore alla cultura Anna Suriani e della direzione di Cooperativa Archeologia, il vicepresidente Stefano Coccia e il Direttore Tecnico Servizi per la cultura Barbara Setti.
“Ho accettato volentieri l’invito a partecipare oggi” ha detto la Arbace, “la mia presenza qui è per testimoniare l’intenzione della Soprintendenza di sostenere e investire in questo importante Palazzo. Sarebbe inoltre interessante, in una prospettiva di ampliamento, poter portare qui in futuro una parte della collezione dei d’Avalos presente nell’omonimo palazzo di Napoli”.
Soddisfatto dell’affidamento anche Lapenna che ha aggiunto: “Questa collaborazione è nelle linee guida della nuova amministrazione, alla ricerca del meglio per il nostro gioiello. Sono molto soddisfatto per questo affidamento”. Poi il sindaco ha chiuso lanciando un messaggio: “Palazzo d’Avalos ha bisogno di un intervento, che non può essere sostenuto solo dall’amministrazione comunale di Vasto”.
Tra le proposte presentate, un biglietto unico per i quattro musei, un sistema di bigliettazione elettronica integrata, i laboratori didattici per i ragazzi, una promozione secondo i linguaggi del contemporaneo, con utilizzo di social network e portali, visite guidate, anche per stranieri, e un nuovo bookshop, con gadget personalizzati e testi sul Palazzo. Nella realizzazione di tutte le attività saranno coinvolti giovani archeologi, storici dell’arte, conservatori del territorio abruzzese.