Il duplice omicidio si sarebbe consumato in due diverse zone di Ortona: in via Zara, popoloso quartiere cittadino e in contrada Tamarete. L’omicida è poi fuggito a bordo di una vettura, una Opel Mokka, successivamente rintracciata e bloccata dai carabinieri.
L’autore del duplice omicidio è un uomo di 50 anni, di Ortona, dipendente di un’ azienda che eroga gas, del quale non sono state rese note le generalità, che è stato fermato alcuni minuti dopo, e che in questo momento si trova nella caserma dei carabinieri di Ortona dove è giunto anche il comandante provinciale dell’Arma di Chieti, il colonnello Luciano Calabrò.
Una delle due donne uccise è la 47enne moglie dell’uomo fermato dai carabinieri. Fra i due sarebbero state in corso le procedure di separazione. L’uomo è stato fermato lungo una strada dai carabinieri, il coltello è stato recuperato.
Ha ammesso il duplice delitto Francesco Marfisi, l’uomo che oggi ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra, 47 anni e la sua amica, Laura Pezzella, 33 anni.
L’uomo è stato fermato dai carabinieri con una breve colluttazione mentre si stava recando a casa di un’altra donna. Secondo una prima ricostruzione, la moglie sarebbe stata uccisa nell’androne di casa di una conoscente dove si era appoggiata, in attesa della separazione. Dopo Marfisi si sarebbe recato a casa di Laura Pezzella.
Solo nove ore fa aveva condiviso un video sulla sua pagina Facebook per dire ai suoi amici ‘buongiorno’. Nel video c’è una tazzina di caffè fumante e il commento di Letizia Primiterra, la donna uccisa oggi dal marito a Ortona, dice ‘giorno a tutti e buona giornata’.
Solo martedì scorso la donna aveva compiuto gli anni e postato su fb una foto di una felpa con su scritto ’47 anni fantastico’. E ‘le leggende sono nate a aprile’. Il primo commento a questa foto era stato della sua amica Laura Pezzella, uccisa anche lei dal marito della donna, che scriveva ‘auguri di buon compleanno’. “Come un bambino aspetto quel regalo atteso che la vita mi deve da tempo ormai.. quel qualcosa chiamato serenità”, il pensiero condiviso da Letizia Primiterra il 3 aprile scorso.