La Corte di Assise di Lanciano ha respinto la richiesta dei difensori Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni sul rito alternativo condizionato alla perizia psichiatrica al fine di accertare l’incapacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del fatto.
La discussione del rito abbreviato ammesso dalla Corte inizierà lunedì 20 marzo.
Al termine dell’udienza i difensori di Di Lello hanno dichiarato: “Ora dobbiamo lottare per ottenere il condizionamento di Di Lello. Presenteremo altri atti al fine di abbattere la premeditazione e dimostrare l’incapacità del nostro assistito”.