Spaccio di droga, operazione The Uncle: undici arresti tra Abruzzo e Campania

carabinieri-notteSono undici arresti eseguiti nell’ambito dell’operazione “The Uncle” contro lo spaccio di sostanze stupefacenti portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Chieti e che ha interessato i comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Sambuceto, Pescara, Popoli, Montesilvano e Napoli.

I particolari sono stati resi noti dal comandante provinciale dell’Arma, colonnello Giuseppe Cavallari, e dal tenente Antonio Moramarco, comandante del nucleo operativo radiomobile della Compagnia.

A firmare le 11 ordinanze, su richiesta del pubblico ministero della procura di Pescara, Giampiero Di Florio, il gip del tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine.

In carcere sono finiti Antonio Tarroni, 51 anni, originario del veneto, residente a Pescara, domiciliato a Castel di Principe, detto “lo zio“, Elvira Visconti, 51 anni, Francesco Leuzzi, 39 anni, Mirko Lezzi, 52 anni, Alfredo Straccialini, 44 anni. Agli arresti domiciliari, invece, Paolo Tonti, 43 anni, Leonardo Canova 44 anni, Gianluca Castellani, 37 anni, Lucio Damiani, 50 anni, Gianni Liani e Giovanni Gifuni, arrestato a Napoli. L’indagine ha avuto inizio nel giugno del 2009 quando i Carabinieri arrestarono un giovane di Francavilla per possesso ai fini di spaccio di droga. Dagli accertamenti era emersa una fitta rete costituita da soggetti dediti allo spaccio di cocaina e hashish nella zona tra Francavilla e Pescara il cui referente è risultato essere Tarroni, il quale riforniva il mercato locale della droga raggiungendo il territorio abruzzese a bordo di auto di grossa cilindrata.

Dalle attività di indagini è emerso che i numerosi acquirenti si rivolgevano a lui chiamandolo ‘lo Zio’, che ringraziava i suoi nipoti garantendo sempre notevoli quantità di droga. Per accordarsi sulle quantità, l’unica misura non era il peso ma il tempo. Si parlava, infatti, in codice di minuti, cinque, dieci, per indicare il relativo quantitativo e a volte gli incontri venivano fissati usando espressioni come “porto a spasso il cane”.

Nel dicembre del 2009 Tarroni è stato arrestato una prima volta quando, all’uscita dell’autostrada di Chieti, è stato fermato e trovato in possesso di 2,5 chili di cocaina. I contatti illeciti di Tarroni, come è emerso dalle indagini, riguardavano anche la detenzione illecita delle armi. Le misure cautelari eseguite all’alba di questa mattina hanno visto l’impiego di 50 militari del comando provinciale.

Complessivamente sono 28 gli indagati e nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 3 chili tra eroina e cocaina e recuperata una pistola di illecita provenienza.

 

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