L’uomo era stato già arrestato una prima volta nel 2010 per peculato. Sembra che il notaio abbia trattenuto somme di denaro consegnate dai propri clienti a titolo di imposte da versare all’erario.
Una volta chiamato dall’Agenzia delle Entrate per rispondere dei debiti, pare che il notaio abbia esibito dei documenti intestati a Pragma Equitalia dove si attestava l’avvenuto pagamento delle imposte.
Da successivi controlli sarebbe invece emersa la falsità dei documenti esibiti e il totale mancato assolvimento del debito d’imposta per circa 700 mila euro.