I nuovi pianeti appena scoperti hanno caratteristiche molto simili alla Terra e alcuni di loro potrebbero ospitare acqua allo stato liquido, l’elemento fondamentale per lo sviluppo della vita.
L’annuncio era atteso da giorni ma l’ufficialità è arrivata solo oggi: a circa 40 anni luce dal nostro sistema solare esiste un sistema planetario costituito da pianeti sorprendentemente simili alla Terra. Il fulcro del sistema è la stella Trappist-1, intorno alla quale ruotano ben 7 pianeti che, secondo il team di astrologi autori della straordinaria scoperta, potrebbero essere molto simili alla Terra.
In particolare, secondo le analisi effettuate, i pianeti scoperti dovrebbero essere di tipo roccioso e almeno tre di loro potrebbero offrire condizioni potenzialmente compatibili con lo sviluppo della vita. I tre pianeti candidati ad essere i “fratelli” della Terra sono relativamente vicini alla propria stella, molto più vicini rispetto alla distanza Terra-Sole, tuttavia la stella Trappist-1 è molto piccola e relativamente fredda, per cui è possibile che le temperature sulle superfici dei tre pianeti siano compatibili con la presenza di acqua allo stato liquido, l’elemento fondamentale per lo sviluppo della vita, almeno per come la conosciamo.
Ovviamente l’eventuale presenza di acqua è, per ora, solo un’ipotesi basata sui modelli climatici e sulla distanza dei pianeti della propria stella. Il passo successivo sarà lo studio delle atmosfere di questi pianeti, alla ricerca di tracce della presenza di acqua e di eventuali organismi viventi, ma perché questa ricerca abbia inizio si dovrà attendere l’arrivo dei telescopi di nuova generazione, attualmente in costruzione, che dovrebbero essere operativi entro il 2024.