Ieri mattina l’interrogatorio di garanzia, con Di Lello che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nella casa circondariale di Torre Sinello si alternano a fargli visita gli avvocati difensori, Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni. Dicono che il panettiere sta male, alterna lunghi silenzi a interminabili momenti di pianto.
“Anche questa mattina sono andato. Ancora una volta ci siamo abbracciati – racconta Andreoni – Ha bisogno di calore umano”.
Di Lello – accusato di aver ucciso mercoledì 1 febbraio, con tre colpi di pistola, il giovane che nel luglio scorso causò l’incidente stradale nel quale morì sua moglie Roberta – è in isolamento ed è guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria.
Gli sono stati consegnati alcuni libri presi dalla biblioteca del carcere. Uno di questi è “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, romanzo di Nicholas Evans.