Chieti, atti vandalici alla scuola “Alberto Cesarii”

atti_vandalici_scuola_alberto_cesarii_chietiChieti. Questa mattina l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Mario Colantonio, ha esibito gli atti vandalici commessi alla scuola di primo grado “Alberto Cesarii”, in via Raffaele Paolucci.

“Il buon governo dell’amministrazione Di Primio – ha dichiarato l’assessore – viene talvolta reso vano da gravi atti vandalici che, nel caso specifico, procurano un oneroso danno economico a tutta la collettività. I raid compiuti da ignoti il 13 e 14 gennaio 2011 nel più grande plesso scolastico del centro storico, hanno procurato ingenti danni sia alla biblioteca scolastica, dove sono state infrante tutte le vetrine delle scaffalature che contenevano centinaia di volumi, sia alla palestra, una delle più efficienti della città, utilizzata anche da numerose società sportive, dove è stato addirittura appiccato un incendio che ha distrutto il 70% del mobilio scolastico ivi custodito, nonchè apparecchiature e registri. A casua di un atto scellerato, la palestraatti_vandalici_scuola_alberto_cesarii_chieti_2 dovrà ora subire un intervento costoso di ripristino che comprende anche il trattamento delle fuliggini al fine di verificare la presenza di sostanze tossiche tra le quali la diossina. L’impegno prioritario dell’amministrazione sarà quello di reperire risorse per l’acquisto del nuovo mobilio scolastico, per un importo di circa 70 mila euro, al fine di consentire la riapertura della scuola Alberto Cesarii nel mese di marzo 2012. A tale proposito confidiamo nella professionalità e nella celerità con la quale la ditta De Cesare Ing. Ulrico srl cui sono stati affidati i lavori di ristrutturazione impiantistica del plesso scolastico, sta procedendo. Purtroppo, la scuola non potrà contare sulla palestra per il ripristino della quale occorreranno non meno di 170 mila euro, fondi che dovranno essere necessariamente reperiti, ed è questa un’altra priorità dell’amministrazione, al fine di sanare una ferita lasciata aperta dai vandali nel cuore della città”.

Francesco Rapino

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