Le visite dureranno circa venti minuti per gruppo. Per meglio gestire le richieste, per richiedere visite agli ipogei o per comunicare calendari o giorni di visite organizzate si può inviare una email all’indirizzo eventi@comune.chieti.it con i propri riferimenti e una eventuale dichiarazione di volontà al fine essere informati sulle iniziative che saranno programmate nel futuro.
“La riapertura dell’ipogeo di Via dei Tintori, di proprietà comunale, anche se per giorni ben definiti, chiude una vicenda iniziata quasi dieci anni or sono” è il commento del vice capogruppo del Pdl Emiliano Vitale. “La notte del 18 novembre del 1994, infatti, ci fu il crollo di alcuni fabbricati in via dei Tintori a seguito del quale si verificarono danni strutturali agli edifici contigui. Tramite un’apposita ordinanza, era stato imposto lo sgombero delle unità abitative di Via dei Tintori e l’interdizione d’uso di tre vani letto sull’immobile in Via Ferdinando Galiani. Erano state rimosse le parti strutturali pericolanti ripristinando la continuità delle reti tecnologiche e recintando l’intera area. L’Amministrazione Comunale dell’epoca, al fine di attuare tutti i canali finanziari, ritenne necessario, sin dal 1996, programmare un intervento misto pubblico-privato, mirante all’immediato recupero dell’intera zona predisponendo un Programma Integrato d’Intervento, inviato alla Regione Abruzzo il 19 maggio del 1995, per concorrere alla richiesta di finanziamenti in attuazione dalla legge n. 179/92. Il programma prevedeva la ricostruzione dell’asse viario di Via dei Tintori, con il consolidamento dell’intera area e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, oltre che la ricostruzione di un edificio di proprietà comunale ubicato all’angolo tra Via Calderai e salita S. Lucia, inoltre prevedeva l’intervento dei singoli proprietari privati dei fabbricati colpiti dall’evento rovinoso, con l’ipotesi di ristrutturazione globale delle loro unità abitative”.