Ortona. Tre sale operatorie, oltre ad una dedicata ai piccoli interventi e un’altra per il risveglio controllato e la cosiddetta terapia intensiva post operatoria. Ottocento metri quadrati in tutto, con ambulatori, sala anestesiologica e spazi comuni. E’ il nuovo blocco operatorio dell’ospedale di Ortona, completamente ristrutturato grazie ad un contributo regionale di 1milione e 380mila euro.
“Ortona si arricchisce di un ospedale dalla già comprovata tradizione” ha detto l’assessore regionale Luigi De Fanis “diventando un’eccellenza soprattutto per la cura delle patologie mammarie, un fiore all’occhiello per la sanità regionale che aspira ad essere corretta e puntuale”.
“Ortona” ha aggiunto il presidente Gianni Chiodi “è l’emblema di tutta la politica di riforma della sanità regionale che questo Esecutivo sta perseguendo in Abruzzo: servizi di qualità, prestazioni professionali qualificate, diagnostica d’avanguardia. Il Bernabeo si candida ad essere un punto di riferimento strategico, ancor più di quanto lo sia adesso, per i complessi problemi di salute delle donne. Non a caso la direzione aziendale ha già avviato contatti affinché la chirurgia ricostruttiva e quella oncologica possano essere integrate con una chirurgia plastica senologica”. Per il Governatore, quello di Ortona è il primo passo verso un percorso di risanamento del settore. “L’aver raggiunto l’equilibrio di bilancio, ci consente di poter investire anche in competenze ed attrezzature avanzate”. Il direttore della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, ha illustrato gli interventi tecnici di adeguamento, completamento e restyling che hanno riguardato il nosocomio di Ortona. Il manager, confermando l’impegno per valorizzare la mission della struttura sanitaria ortonese, ha rimarcato inoltre la volontà dell’Azienda di portare avanti anche altre azioni di tipo organizzativo. Ad Ortona sarà concentrata l’attività di day surgery della Ginecologia e dell’Ortopedia di Chieti, oltre alla Chirurgia della tiroide in regime ordinario trattata dalla Patologia chirurgica.
”Inoltre” ha aggiunto Zavattaro “è stato raggiunto un accordo grazie al quale tutti gli anestesisti dell’Azienda, a rotazione, presteranno servizio ad Ortona, al fine di garantire la copertura anestesiologica e dare continuità alle sedute operatorie. Per quanto riguarda l’area medica, invece, qualunque progetto è condizionato dall’evoluzione che avrà la vicenda legale del presidio di Guardiagrele”.