Chieti. In mattinana, in Comune a Chieti, c’è stata la Sottoscrizione della Carta di Matera con la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia).
“A seguito di un incontro propositivo – ha commentato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – con i rappresentanti territoriali della Cia, il Comune di Chieti ha deciso di aderire alla Sottoscrizione della Carta di Matera, un documento nato dall’esigenza di agevolare un confronto diretto tra la stessa Confederazione degli Agricoltori e gli Enti locali, i quali, comunque, hanno importanti responsabilità strategiche sulle attività delle aziende agricole. La sottoscrizione di questa Carta offrirà, senza dubbio, una maggiore possibilità per le aziende agricole di operare in modo veloce e competitivo, agevolando le pratiche burocratiche, nell’ottica di avvicinare le due realtà citate e non contrapporle come troppo spesso accade. Tutti i buoni propositi dell’amministrazione comunale e della Cia, sono raccolti, dunque, in questa sottoscrizione con l’auspicio di un sempre maggiore feeling fra le attività del Comune e le esigenze delle aziende agricole del territorio”.
Quindi, le amministrazioni locali, si impegnano a sostenere e difendere in tutte le sedi i benefici economici, sociali e territoriali che l’agricoltura porta con se. Riconoscendo questo ruolo, si impegnano a valorizzarlo e a raggiungere precisi obiettivi programmatici di relazione e di servizio.
“Il sindaco – ha affermato Nicola Sichetti, presidente provinciale Cia – ha inteso bene il discorso che stiamo portando avanti. Questo è un momento importante per quanto riguarda l’agricoltura. E’ un momento difficile sia dal punto di vista economico che sociale. Questo documento da una certa validità a questo discorso soprattutto tra le aziende locali e quelle agricole. Un territorio senza aziende agricole è sconcertante, non si può concepire”.
“Questo – ha concluso l’assessore Viola – è un progetto in cui crediamo in molti. In questa organizzazione abbiamo deciso di attivare cinque stalli, che abbiamo già individuato, per gli agricoltori diretti. Cerchiamo di utilizzare degli spazi all’interno dei mercati cittadini in modo che ci possono essere dei vantaggi per gli agricoltori. Mi preme rimarcare un altro aspetto, quello turistico. Noi crediamo che l’agricoltura, attraverso percorsi enogastronomici, possa avere una funzione di promozione per la nostra città. Per il futuro è auspicabile un rapporto abbastanza stretto con le aziende”.
Francesco Rapino