Attraverso le immagini prelevate dai caselli autostradali, i militari hanno potuto accertare che due di questi apparecchi venivano sistematicamente utilizzati da alcune autovetture, che nulla avevano a che vedere con l’azienda.
Nel corso delle perquisizioni, effettuate sui proprietari e coloro che hanno in uso le autovetture su cui gli apparecchi erano stati illegalmente utilizzati, la refurtiva è stata recuperata e sequestrata, dando esito positivo al riscontro in particolare su due dei soggetti: M.B., 85 anni di Lanciano e residente a Treglio, e A.G., 50 anni, nativo di Rocca San Giovanni e residente in Lanciano, già noto alle forze dell’ordine.
Quest’ultimo, a differenza delle altre nove persone coinvolte, indagate per ricettazione, è indagato per appropriazione indebita, in quanto dipendente della Sangritana, per cui aveva avuto nelle proprie disponibilità, per motivi legati al lavoro, l’apparato poi sottratto ed utilizzato a scopi personali.