L’uomo è stato anche condannato al risarcimento dei danni in separata sede e a una provvisionale di 20 mila euro euro ciascuno alle parti civili ovvero i genitori e i tre fratelli della vittima.
Borcanu morì schiacciato da un albero, un faggio che aveva pretagliato e che aveva depezzato. La pianta, che in precedenza si era appoggiata ad un albero vicino, restando in bilico, si schiantò a terra uccidendo l’uomo sul colpo.
Il fatto accadde a Palena, su un terreno con pendenza del 90% reso viscido dalla pioggia.
Secondo l’accusa Muscente non aveva adottato misure di prevenzione adeguate così da adibire a quel tipo di lavorazione solo lavoratori che avessero ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento.
E non aveva formato Borcanu, assunto da soli tre giorni, in maniera specifica, con particolare riferimento a tutti i rischi afferenti le specifiche mansioni da lui svolte e quindi ai possibili danni ed alle buone pratiche da adottare.