Lanciano. Due operai edili stranieri, uno ucraino, l’altro albanese, sono morti questo pomeriggio a Lanciano, in un cantiere privato dove era in corso il montaggio di una parete in legno del peso di alcuni quintali.
L’incidente è avvenuto in località Re di Coppe. Yaroslav Iankinechi, 34 anni, cittadino ucraino residente ad Altino e Metushi Grobaz, 41 anni, cittadino albanese residente a Casoli, sono stati schiacciati da una parete in legno lamellare che avevano appena montato con l’ausilio di una gru di una ditta di Casoli. Sulle cause dell’incidente sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri di Lanciano, intervenuti insieme al 118 e ai vigili del fuoco.
La Procura del Tribunale di Lanciano, che ha aperto un’inchiesta, ha disposto l’autopsia per i due operai e ha proceduto al sequestro dell’area del cantiere.
Stando a una prima ricostruzione, la parete sarebbe caduta addosso ai due operai, schiacciandoli, o per una folata di vento o perché non ancorata bene al terreno. I due sono stati soccorsi in un primo momento dagli altri operai, 5 o 6, che stavano lavorando alla costruzione su un battuto di cemento di una casa in legno. Quando sono arrivati i soccorsi Iankinechi era ancora cosciente, ma è deceduto mentre stava per essere caricato sull’ambulanza della Croce Gialla, mentre Grobaz è deceduto in ospedale circa un’ora dopo l’incidente.
La Procura ha aperto un’inchiesta, titolare del fascicolo è il pubblico ministero del tribunale di Lanciano, Rosaria Vecchi. La ditta che stava eseguendo i lavori è la Industrie Legnotek di Casoli.