Le autorità asiatiche hanno respinto la terza richiesta di scarcerazione su cauzione. “In famiglia siamo tutti molto provati” scrive ancora la sorella sul blog “ma non molliamo. Bisogna tenere duro e andare fino in fondo. Solo così possiamo aiutare Denis”. Continua, dunque, l’incubo per Denis, che resta confinato in una cella di 150 metri quadrati insieme a circa 200 detenuti. Ma non si ferma la mobilitazione messa in atto da parenti, amici e conoscenti, che finora hanno raccolto 236 firme da inviare alla Farnesina, all’ambasciata thailandese ed alla Presidenza della Repubblica.