La ricerca evidenzia anche che il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo e il Cerasuolo d’Abruzzo sono nell’ordine i vini più venduti nei supermercati dell’Abruzzo e del Molise, e che il Trebbiano d’Abruzzo è il secondo vino più venduto anche nelle Marche (patria di importanti bianchi come il Verdicchio e il Falerio) e terzo in classifica nel Lazio. Il Montepulciano d’Abruzzo invece si posiziona al secondo posto nel Lazio dopo il Chianti e al terzo posto addirittura nella Toscana dei grandi rossi (dopo Chianti e Sangiovese), così come in Basilicata-Calabria dopo Chianti e Nero d’Avola siciliano. Le vendite di vino nei supermercati nel 2010 risentono della contrazione dei consumi e confermano le difficoltà dell’intero mercato nazionale del vino. Il dato totale delle vendite del vino confezionato (vino in bottiglia, da tavola e a denominazione d’origine, e vino brik) nel 2010 rispetto all’anno precedente è negativo, facendo segnare –0,9% a volume (+0,4% a valore). Questo dato è confermato anche per il Montepulciano d’Abruzzo che, rispetto al 2009, per quanto di pochissimo, scende di 2,2% in volume e di 0,4% in valore. Crescono, invece a livello generale, le vendite dei vini a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt: +2,3% a volume e +3% a valore) così come più significativo è l’aumento delle vendite delle bottiglie a denominazione d’origine della fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a segno un + 11,2% a volume (e +10,8% a valore). “I dati – commenta l’assessore all’agricoltura dell’Abruzzo Mauro Febbo – dicono che la Gdo rappresenta il canale più importante con oltre il 60% delle vendite totali del mercato e che funzionano i vini a Doc e quelli con indicazione di vitigno, perfettamente in linea con la nuova strategia attuata dall’Abruzzo. Si tratta di un canale di vendita fondamentale anche all’estero che premia soprattutto il buon rapporto tra qualità e prezzo. Voglio tuttavia sottolineare che se è vero che ormai il consumatore abruzzese al supermercato compra orgogliosamente vino abruzzese, questo passaggio culturale deve sicuramente essere fatto anche per l’olio che subisce ancora la concorrenza sui prezzi ma al quale va riconosciuta una qualità superiore”. Nella giornata di oggi sono stati consegnati anche i premi Cangrande Benemerito della Vitivinicoltura Italiana, assegnati dal Ministero delle politiche agricole e da Veronafiere a venti imprenditori sulla base delle indicazioni inviate nel gennaio scorso dalle singole regioni: per l’Abruzzo il Cangrande 2011 è stato consegnato ad Alessandro Nicodemi, produttore di Notaresco “per aver recato un determinante contributo allo sviluppo della vitivinicoltura e alla valorizzazione dell’enologia italiana”. “La Regione Abruzzo ha indicato Alessandro Nicodemi per il premio Cangrande 2011 – ha detto l’assessore Febbo – perché è uno dei rappresentanti di quella nuova generazione di produttori abruzzesi del vino di qualità, e di un territorio importante come quello teramano che con la Docg rappresenta la punta di diamante dell’enologia abruzzese”. Alessandro Nicodemi ha 38 anni e dal 2000 ha preso le redini insieme alla sorella Elena dell’azienda di famiglia situata a Notaresco, avviata dal nonno e poi convertita dal padre Bruno all’inizio degli anni ’70; da quattro anni è presidente del Consorzio Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg che sotto la sua guida è passato da 47 alle attuali 57 aziende iscritte. “Sono ovviamente felice e ringrazio l’assessore Febbo e la regione Abruzzo per questo riconoscimento al lavoro della mia famiglia – ha detto Nicodemi – un premio che voglio condividere con mia sorella Elena che mi affianca in questa avventura da undici anni dopo la morte di nostro padre avvenuta in un momento che per la nostra giovane età di allora e per il boom del vino abruzzese è stato davvero un impegno molto gravoso ma ricco di soddisfazioni”.