Due cortei che hanno letteralmente spaccato in due Lanciano, presidiata massicciamente dalle forze dell’ordine. Alla fine, è successo quello che, probabilmente, era prevedibile. Le due fazioni contrapposte si sono incontrate, o per meglio dire, scontrate. Secondo alcune testimonianze, i giovani di Forza Nuova sarebbero stati assaliti dagli “oppositori” e picchiati mentre riponevano le bandiere in auto. Risultato: alcuni di loro sono stati accompagnati al pronto soccorso, dove sono stati medicati per traumi e lesioni.
In manette, è finito un 33enne di San Vito Chietino, S.B., militante della frangia di sinistra. L’accusa è concorso in rissa e danneggiamento aggravato, oltre a reati in materia di armi ed esplosivi.
Duro il commento di Marco Forconi, coordinatore di Forza Nuova. “E’ assolutamente vomitevole il modo infame in cui il sottoscritto è stato oggetto di un assalto ad opera di circa 50 esponenti della sinistra, insieme ad altre 4 persone per le centrali vie di Lanciano al termine del corteo contro l’immigrazione. Un’aggressione talmente vile che dimostra l’assoluta incapacità di dialogo e di confronto civile della sinistra su importanti temi come l’immigrazione e l’instabilità sociale dovuta ai conflitti africani. Una violenza inutile che non scalfisce, anzi incentiva l’attività del movimento su tutto il territorio regionale”.
Solidarietà all’arrestato, invece, è stata espressa dall’altra parte. “Siamo soddisfatti di come si è svolta ieri la manifestazione” ha detto il teramano Davide Rosci “anche se le istituzioni locali ci hanno concesso la zona periferica della città. La Rete Antifascista abruzzese ha posto le sue basi, abbiamo potuto conoscere gente che proviene da svariate parti della regione e con le quali affrontiamo un discorso culturale condiviso. Non so cosa sia successo dopo, ma massima solidarietà al ragazzo arrestato”.