“L’inadempienza è soprattutto degli enti. Ci sono stati degli incendi ed abbiamo potuto vedere come l’ARTA non sia attrezzata per le emergenze. Faremo il possibile affinchè i controlli siano più intensi. Dobbiamo considerare le numerose richieste per nuovi centri commerciali e per ampliamenti”. Questo invece è quello che ha detto Nicoletta Di Francesco, responsabile del WWF di Chieti.
Con questo incontro il Comitato Villablocc ed il WWF hanno presentato i primi dati di uno studio affidato all’Università di Siena dato gli elevati livelli di inquinamento della zona. Per la prima volta in Abruzzo i cittadini hanno deciso di pagare autonomamente uno studio (all’Università di Siena) sulla qualità dell’aria. Ciò in considerazione della mancanza di risposte alle richieste formulate ormai da anni dalla popolazione per la tutela della salute ed il monitoraggio dell’ambiente in cui vivono. Il Comitato ed il WWF hanno denunciato la gravissima situazione ambientale del territorio ed hanno illustrato la dettagliata relazione inviata dall’Università di Siena.
“C’è uno studio dell’Università di Siena con la professoressa Karla Pozo – ha spiegato Augusto De Sanctis, responsabile regionale WWF – che si è concluso il 3 dicembre 2010, quindi ha coperto l’intero arco annuale. Sono stati inseriti dei rilevatori dalla fine di novembre 2009. I dati che presentiamo oggi si riferiscono al primo trimestre, gli altri dati li presenteremo più avanti. Avremmo voluto presentarli tutti insieme, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo curato un ampio raggio di monitoraggio ed abbiamo individuato 59 molecole divise in gruppi. I rilevamenti sono stati fatti soprattutto sulla situazione del traffico. Nel primo trimestre abbiamo i PCB ed i pesticidi bassi, ma comunque ci sono. I dati preoccupanti sono i risultati sugli IPA, in modo particolare preoccupano i dati complessivi. L’aria di Chieti Scalo, per questo primo trimestre, ha dati estremamente elevati. Stiamo parlando di una zona densamente abitata e trafficata. Una cosa inaspettata è stata la presenza di un pesticida andato fuori commercio, il Lindano. Quando si danno autorizzazioni per aree commerciali, ecc. la legge prevede che le istituzioni devono tener presente la situazione della qualità dell’aria. Questa è una delle zone d’Abruzzo con maggiore densità di traffico, quindi bisognerebbe prestare attenzione in questo senso”.
Preoccupata è anche Paola Oliva del Comitato Villabloc, che ha affermato: “Noi siamo un Comitato Cittadino sorto per risolvere queste problematiche. Vogliamo porre l’attenzione sul territorio. Viviamo in un posto dove molte persone trascorrono buona parte della loro vita. Qui la qualità della vita è veramente pessima con nuove attività commerciali e di altro tipo che sono sorte. Noi possiamo portare il punto di vista delle sensazioni, ma questo non basta. Delle percezioni e del disagio non se ne fa niente nessuno e non vengono nemmeno presi in considerazione. La nostra situazione è veramente al limite”.
Francesco Rapino