Secondo gli investigatori, la proprietaria del terreno, D.F. 56 anni di Torino di Sangro e i due responsabili di un’impresa edile del posto, V.L. 37 anni e V.F. 32 anni, avevano cominciato a realizzare i 16 fabbricati in legno, al fine di realizzare un villaggio turistico in una zona soggetta a vincolo ambientale. Dalle verifiche è emerso, inoltre, che non avevano nemmeno il permesso a costruire e le necessarie autorizzazioni paesaggistiche, ma solo l’autorizzazione rilasciata dal Comune per realizzare un parco attrezzato per la sosta dei camper.
Il valore dei fabbricati si aggira intorno ai 600 mila euro. Dei sedici bungalow, dodici sono stati venduti ad altrettanti ignari compratori. L’attività svolta dai carabinieri di Torino di Sangro è stata indirizzata a salvaguardare un tratto di costa della provincia particolarmente importante sotto il profilo ambientale e paesaggistico.