E’ questo il bilancio di un’operazione notturna effettuata dalla squadra mobile di Pescara, in collaborazione con i colleghi della questura di Macerata, nel contesto di una serie di controlli avviati lungo la costa marchigiana. I poliziotti, impegnati in un pattugliamento sulla Statale 16, hanno notato transitare, a velocità sostenuta, due vetture di grossa cilindrata. Da una rapida verifica, è stato subito rilevato che una delle due era provento di furto, ragione per la quale veniva organizzato un inseguimento e un contestuale posto di blocco in prossimità del casello autostradale di Porto Recanati. I conducenti delle due vetture imboccavano lo svincolo: uno riusciva ad invertire la marcia e ad allontanarsi, mentre l’altro (che era alla guida del mezzo rubato), dapprima speronava l’auto della polizia, e poi scappava. Durante il successivo inseguimento, venivano esplosi, verso l’alto da parte degli agenti, dei colpi di pistola. Poco dopo, però, i fuggitivi venivano bloccati ed arrestati. Sull’auto rubata viaggiavano un albanese di 28 anni, senza fissa dimora, e un moldavo di 29 residente nelle Marche.