In soli due chilometri, sono stati individuati ben quattro prelievi abusivi di acqua, che consentivano a diversi individui di attingere gratuitamente, tramite tubi e pompe, acqua dal fiume senza autorizzazione, provocando danni non solo all’ambiente ma anche alle finanze pubbliche.
Nel corso dell’operazione sono stati individuati una decina i pescatori ed elevate diverse sanzioni a bracconieri, pescatori abusivi, privi di licenza, con relativi sequestri di pesci pescati in maniera illecita, per un totale di circa 12mila euro di multe, somma alla quale andrà ad aggiungersi quella del recupero dei canoni arretrati per l’acqua rubata dai prelievi illeciti.
Il Wwf ha segnalato all’autorità giudiziaria anche due scarichi abusivi di liquami maleodoranti, in una zona del fiume di alto pregio ambientale, mentre verrà richiesto ai comuni competenti la rimozione di otto piccole discariche irregolari trovate lungo il percorso.
“Questo fiume sembra abbandonato dalle istituzioni” ha dichiarato Claudio Allegrino, coordinatore del Nucleo di Chieti delle Guardie Giurate Volontarie Wwf. “Oltre venti violazioni di legge rilevate in meno di due chilometri sono troppe. I nostri controlli sul Sangro hanno purtroppo confermato una tendenza negativa: i fiumi vengono sempre più considerati non come una ricchezza di tutti, ma come beni di nessuno e per questo da saccheggiare e violentare”.