L’uomo si trovava già agli arresti domiciliari perché aveva perseguitato per mesi la donna arrivando ad inviarle fino a diecimila sms in poche settimane. Nonostante la misura restrittiva, però, l’uomo avrebbe continuato a molestarla telefonicamente: di qui la decisione del magistrato di rinchiuderlo nel penitenziario di Villa Stanazzo.