Chieti. Confartigianato Imprese Chieti lancia una class action per tutelare gli oltre 500 risparmiatori coinvolti nel caso delle obbligazioni subordinate di Carichieti per un ammontare totale di 25 milioni di euro e grida allo “scandalo” per quanto riguarda la vicenda della Cassa di Risparmio di Chieti. L’associazione mette a disposizione i propri legali, nelle persone degli avvocati Ernesto Pagliaricci, Giuseppe e Simone Di Tizio, per tutelare i risparmiatori che, in molti casi, hanno investito i sacrifici di una vita in obbligazioni cosiddette subordinate e ora vedono messe a repentaglio la loro sicurezza e la loro vecchiaia.
Molti risparmiatori, infatti, ricordano a Confartigianato, sono stati indotti a sottoscrivere le obbligazioni senza avere la minima cognizione sui rischi collegati. Danneggiato anche Creditfidi, il Consorzio fidi di Confartigianato, che si è visto azzerata la propria obbligazione di 150mila euro.
“L’ex commissario Salvatore Immordino, ora amministratore delegato della Nuova Carichieti – afferma il presidente di Confartigianato, Francesco Angelozzi – deve innanzitutto fare chiarezza nei confronti dei risparmiatori e di tutta la cittadinanza sulla situazione generale. C’è un’assoluta ed impellente necessità di trasparenza. Confartigianato intraprenderà ogni azione a tutela dei risparmiatori, anche valutando l’esistenza di eventuali responsabilità penali”.
“Siamo pronti a coinvolgere innanzitutto i parlamentari abruzzesi che invitiamo a presentare apposite interrogazioni parlamentari al competente ministro – gli fa eco il direttore generale, Daniele Giangiulli – contestualmente interrogheremo il Governo nazionale e Banca d’Italia che, nottetempo, hanno varato questi provvedimenti scellerati a discapito del semplice cittadino. Vogliamo la verità e, soprattutto, ci teniamo che a pagare siano i diretti responsabili e non, come sempre, i piccoli risparmiatori”.