Chieti. Migliaia di persone quella mattina del 12 settembre 2014 si riversarono sulla spiaggia di Punta Penna, hanno guardato quel paesaggio conosciuto, improvvisamente diventato così straniero.
Quei sette capodogli quasi sulla battigia avevano fermato anche il cielo. Molte lacrime si vedevano in giro. È passato un anno, molto è stato detto, molto è stato promesso, sappiamo che niente è semplice, ma veramente poco è stato fatto. Il mare è sempre più comatoso, i divieti di balneazione sono la notizia dell’estate, i petrolieri sono sempre più vicini e il Parco della Costa Teatina è ancora avversato da chi non ha mai mosso un dito per tutelare i territori, i fiumi, i mari, e quindi le generazioni presenti e future, ancorati come sono a quelle vecchie logiche che ci hanno regalato una crisi economica da dopo guerra, e una ambientale che con i cambiamenti climatici sta divenendo un flagello.
12 settembre 2015 ore 11,30 il WWF Zona Frentana e Costa Teatina Onlus, insime al Centro Studi Cetacei Onlus porteranno dei fiori sulla battigia del mare, una fila di fiori lungo l’area dello spiaggiamento, un gesto antico, di rispetto e affetto verso un elemento così straordinario, che da millenni ci dona ossigeno, cibo, meraviglia. Un gesto pieno di speranza, come quella che contraddistingue chi si spende per la tutela degli ecosistemi, nostro bene primario. Una speranza che con la liberazione di una tartaruga Caretta caretta a cura del Centro Studi Cetacei e il generoso supporto della Guardia Costiera di Vasto, toccherà il momento più alto. Altre saranno le iniziative in loco, come costruire con il supporto di artisti un capodoglio di sabbia, raccontarsi storie di mare.