Celenza sul Trigno. Gli agenti del Comando Stazione Forestale di Gissi hanno individuato e denunciato i responsabili di un’illecita gestione di circa 635 metri cubi di terre e rocce da scavo, equivalenti al carico di 60 camion.
Il materiale era stato prelevato dal sito di sbancamento nell’area urbana di Celenza sul Trigno per essere abusivamente scaricato in tre distinte aree all’interno del territorio dello stesso Comune dell’entroterra vastese, tutte sequestrate dagli agenti della Forestale.
Denunciati per illecita gestione di rifiuti in concorso tra loro il titolare della ditta esecutrice, il proprietario del sito di sbancamento e i tre proprietari dei siti di destinazione dei materiali da scavo.
“A seguito di una segnalazione al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato, il personale di Gissi ha verificato il mancato rispetto dei criteri previsti in tema di riutilizzo delle terre e rocce da scavo: il materiale non è stato preliminarmente sottoposto a caratterizzazione e non è stata presentata dalla ditta produttrice alla competente A.R.T.A. (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) la necessaria dichiarazione relativa al sito di destinazione dei materiali”, si legge in una nota del comandante della Forestale di Chieti, Livia Mattei.
“Inoltre gli agenti hanno verificato che, diversamente da quanto nei fatti avvenuto, nel progetto edilizio da cui sono scaturiti i materiali di scavo era stato programmato il totale recupero in sito delle terre e rocce”.
Il sequestro dei tre siti di smaltimento è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Vasto.