Garanzia Giovani, pagamenti in ritardo e formazione obbligatoria: la lettera

Qualche giorno fa mi è stata inviata una mail dal Centro per l’Impiego de L’Aquila nella quale veniva comunicato che oltre le 80 ore settimanali da svolgere secondo quanto stipulato dal contratto Garanzia Giovani, la Regione Abruzzo ha previsto l’erogazione OBBLIGATORIA di servizi formativi per tutti i tirocinanti avviati nell’ambito della Misura 5 – Tirocini extracurriculari del Programma Garanzia Giovani Abruzzo. Il totale di ore da svolgere è pari a 16 ore retribuiti a 3 €/ora, con pagamento dell’indennità al raggiungimento del 70% delle ore totali. La Regione ha inoltre comunicato che “nel caso di mancata partecipazioni alle obbligatorie attività formative programmate, la Regione Abruzzo potrebbe non erogare il pagamento dell’ultima mensilità di tirocinio svolto”.

Quanto manifestato con la seguente mail, a mio parere, non è conforme a quanto è stato redatto dal contratto firmato da ciascun tirocinante. Quanto ho affermato mi è stato anche confermato telefonicamente dal Centro dell’Impiego de L’Aquila, sostenendo che quando il contratto è stato firmato non era prevista la partecipazione a corsi formativi obbligatori. Il contratto prevede, infatti, un tirocinio formativo presso l’azienda di 80 ore settimanali, per un totale di 480 ore in 6 mesi, senza menzionare alcun corso formativo obbligatorio. Inoltre, mi è stato spiegato che quando i tirocinanti hanno firmato il contratto, la Regione non aveva ancora disposto alcun corso formativo obbligatorio.

Qualche mese fa, infatti, la Regione Abruzzo ha istituito una manifestazione di interesse da parte degli organismi di formazione al fine della costituzione di cataloghi formativi a supporto del tirocinio (allego il pdf del bando pubblicato sul sito della Regione Abruzzo FiL), all’insaputa del tirocinante. In tale allegato è riportato il finanziamento dell’attività relativa al Tirocinio più e l’importo assegnato a ciascun ente: 27 euro per ogni ora di formazione effettivamente erogata a ciascun tirocinante. Inoltre tali corsi di formazione prevedono (come scritto sul sito http://www.abruzzolavoro.eu/wp-content/uploads/2015/08/All-B_Catalogo-TP_aggiornamento.pdf ) laboratorio di Career Coaching, consulenza sulla gestione della sicurezza del WEB, uso del pacchetto Office, che per quanto mi riguarda (essendo un Ingegner Chimico) non sono conformi alla mia attività formativa.

Il mio tirocinio prevede un contratto full time con l’azienda e ciò implica che dovrei seguire il corso di formazione dopo le sei di pomeriggio, lavorando così più di otto ore al giorno, o il sabato mattina, per una retribuzione di 48 € totali. Alcuni organismi di formazione, oltre a pubblicizzare il loro corso su gruppi di Facebook, aggiungono ai 3 € una retribuzione di 5 €; immagino che ciò implichi un maggior numero di iscritti al loro corso.

Purtroppo quanto ci è stato imposto non prevede alternative in quanto o si decide di svolgere l’attività obbligatoria o si rinuncia forzatamente all’ultima indennità.

Vorrei comunque avvalorare il mio pensiero che svolgere 16 ore di corso di formazione non è il problema principale, ma imporre a dei giovani tirocinanti una mancata erogazione dell’indennità mensile per una non partecipazione ad un corso di formazione non stipulata dal contratto è contro i diritti di qualunque lavoratore. Vorrei inoltre precisare che non essendo abruzzese i ritardi dei pagamenti mensili hanno implicato un mantenimento ulteriore da parte della mia famiglia. Ci sono però molti ragazzi che non hanno una famiglia alle spalle che può permettersi di continuare a mantenere il proprio figlio al di fuori della propria Regione.

Spero solamente che i problemi riscontrati con la Regione Abruzzo e il Programma Garanzia Giovani vengano messi in luce perché ormai siamo arrivati ad un punto in cui non vi è né garanzia di lavoro e né di retribuzione, e le istituzioni hanno il potere legale di fare ciò che vogliono.

Lettera Firmata

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