Teramo Nostra, no all’accorpamento della Prefettura con L’Aquila: “Ospitiamoci i profughi ”

Un ripensamento sull’accorpamento delle Prefetture di Teramo e L’Aquila vista l’enorme diversità del territorio e la proposta di utilizzare la sede prefettizia dismessa per l’accoglienza degli immigrati. L’associazione Teramo Nostra interviene sulla scelta del Governo di voler far “quadrare il bilancio”, tagliando costi che ritiene inutili, penalizzando il territorio teramano, e lancia una proposta.

“La ridefinizione della mappa delle prefetture”, si legge nella nota dell’associazione, “al di là della questione economica, non è saggia per quanto riguarda il territorio teramano (l’Abruzzo è l’unica regione dove sono state abolite due prefetture), un territorio che ha caratteristiche montane antropizzate, a differenza dell’Aquila, e una striscia di costa adriatica tra le più popolose, con vari episodi di commercio illegale e crimini”.

E ricordando come con la Prefettura sparirebbero da Teramo anche la Questura e i Vigili del Fuoco, con le ovvie conseguenze negative, l’associazione invita i rappresentanti politici del territorio a fare fronte comune contro questa decisione, attendendo un confronto tra il popolo, le autorità locali e i rappresentanti nazionali, affinchè venga decisa un’alternativa.

Per Teramo Nostra, inoltre, il presidio prefettizio teramano non solo è antico, risalente all’epoca spagnola e borbonica, ma ha rappresentato il territorio sia per Napoli, che per Torino, Firenze, Roma.

E ribadendo la richiesta a tutti i rappresentanti politici locali e nazionali a far sentire la propria voce di protesta, Teramo Nostra propone di utilizzare eventualmente la sede smobilitata per accogliere i tanti profughi che cercano un alloggio.

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