La variante Delta fa paura all’Italia.
Il governo è al lavoro per far fronte ad una nuova impennata di contagi e discute di un possibile ritorno in zona gialla per le regioni più a rischio, del green pass obbligatorio e dell’avanzamento della campagna vaccinale.
Il sottosegretario alla Salute Sileri in una intervista ha chiarito che “al momento non c’è nessuna necessità di tornare in zona gialla ma è ipotizzabile una revisione delle misure per il contenimento dei contagi in Zona Bianca con un possibile ritorno alle mascherine all’aperto”.
Il punto su cui più si discute è sul green pass obbligatorio per accedere a bar e ristoranti: contrario il M5S “perché ciò bloccherebbe una ripresa faticosa, dopo mesi di sacrifici”. Scettici anche baristi e ristoratori che si pongono sia il problema del controllo sui green pass sia il timore di una fuga di clienti.
Sarà il Premier Draghi a mediare tra chi ritiene necessario aumentare gli obblighi sul certificato verde, come il ministro della Salute Speranza e la ministra degli Affari Regionali Gelmini, e l’intransigenza dei partiti di destra quali Lega e Fratelli D’Italia.
L’obiettivo è quello di incentivare alla vaccinazione chi è ancora indeciso, magari perché teme il richiamo nel periodo delle ferie, ma anche chi è da sempre contrario e potrebbe essere costretto di fronte all’impossibilità di poter svolgere numerose attività.
Il governo sembra essere d’accordo nel voler rendere il green pass obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramenti come stadi, palestre, eventi, congressi, discoteche, aerei, treni.
Ad influire sul calo delle prime dosi è il nuovo piano delle regioni dopo lo stop di AstraZeneca e J&J sugli under 60 e dunque il dover posticipare le prime dosi per garantire i richiami vincolati in una forchetta di 21 e 42 giorni per mantenere l’efficacia della copertura.
L’Italia rallenta sulla somministrazione delle prime dosi anche per il calo delle adesioni nella fascia d’età 20-40 anni e ciò preoccupa governo ed esperti per la diffusione della variante Delta che ha un impatto maggiore sui più giovani.