La Regione presenta il suo nuovo direttore generale Tony Sorgi

“Con piacere abbiamo deliberato la nomina del nuovo direttore generale: Tony Sorgi, una persona cresciuta in Regione, di comprovata esperienza e professionalità, dove ha lasciato sicuramente un segno positivo. Con il suo alto profilo, saprà dare una marcia in più alla macchina amministrativa in questo periodo di crisi dove, oltre alla pandemia viviamo una guerra in territorio europeo, con conseguenze importanti sul tessuto sociale ed economico. C’è bisogno di serrare i ranghi per rispondere ai nuovi problemi che si profilano e sostenere questa Regione negli sforzi di miglioramento e di sviluppo”.

Così il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, dopo l’approvazione in giunta della nomina, ha presentato alla stampa il nuovo direttore generale, attuale direttore dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) di Teramo.

“Subito dopo aver assegnato l’incarico – ha proseguito Marsilio – sono stato raggiunto da molteplici manifestazioni di consenso da parte di chi lo ha conosciuto bene ed ha voluto esprimere approvazione per il suo ritorno in campo, in qualità di direttore d’orchestra. Riportiamo un campione in squadra che, negli ultimi anni, si era dedicato alla gestione di un’azienda come l’Adsu, sia pure importante e prestigiosa. Il livello di tutti i candidati era molto alto, segno di una Regione rispettata ma abbiamo voluto premiare l’esperienza e le indiscusse qualità professionali”.

“Porto la mia esperienza e la metto a disposizione di questa Amministrazione grazie alla fiducia espressa dal Presidente Marsilio e dall’intera giunta a cui va tutta la mia gratitudine – ha commentato il direttore Sorgi – Una sfida importante che coincide con la complessità dell’attuale fase sociale ed economica. Il Covid ha introdotto temi nuovi e mutate esigenze anche per quanto riguarda la macchina amministrativa in termini di efficienza e di efficacia. C’è molto da lavorare anche sul piano della gestione dei fondi europei. Cercherò di affrontare tutto con forza e convinzione pur non nascondendo oggi una certa emozione. Dopo un’assenza di 5 anni rientro a Palazzo dove, nel frattempo, sono cambiate molte situazioni di contorno”.

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