“Il Pd e il presidente D’Alfonso hanno avuto una débâcle fondamentale, per noi molto impattante in negativo, poiché presumevamo di avere a che fare con un sistema tripolare, mentre il M5s ne ha tratto beneficio, visto che tutti i voti sono stati traslati in questa forza politica”.
Inizia così l’analisi del voto di Guerino Testa, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Pescara e candidato del centrodestra all’uninominale per la Camera, non eletto.
“Nel collegio di Pescara, all’uninominale, il Movimento 5 Stelle ha vinto e ci ha sconfitti – prosegue Testa, in conferenza stampa a Pescara, affiancato dai consiglieri comunali Alfredo Cremonese e Massimo Pastore – però il centrodestra unito ha raggiunto quasi il 35%, prendendo di più rispetto al dato nazionale del Movimento 5 Stelle”. Fratelli d’Italia, che occupa uno spazio politico affine di quello della Lega, in Abruzzo non ha avuto lo stesso exploit del partito di Salvini.
“La Lega, pur non avendo una classe dirigente locale, ha riportato a macchia di leopardo risultati straordinari – ammette Testa – Quindi bisogna dare atto a Matteo Salvini di avere interpretato al meglio i desiderata dei cittadini abruzzesi”.
Testa mette in rilievo gli aspetti positivi. “Un altro dato importante è che Fratelli d’Italia nella città di Pescara ha preso oltre il 6%, quindi oltre due punti percentuali in più rispetto al dato nazionale del partito, che era già cresciuto rispetto al passato – afferma l’esponente di FdI – Un dato molto positivo che ci fa ben sperare, nell’ottica di sedimentare il partito sia nella nostra città che nella provincia di Pescara, in vista delle elezioni regionali e comunali, ormai alle porte”.
“Oggi il centrodestra, anche sulla base della nuova cartina geografica politica, che in Abruzzo vede una spaccatura tra la costa, più a favore del M5s, e le aree interne, più orientate verso il centrodestra, deve compiere una riflessione per trovare da subito un candidato unitario per le regionali”. Così Guerino Testa, candidato del centrodestra all’uninominale per la Camera, uscito sconfitto dalla competizione elettorale, questa mattina in conferenza stampa a Pescara.
“Occorrerà da subito da una precisa identità politica al candidato – prosegue Testa – e mettere in campo liste competitive, sia da parte dei partiti tradizionali che con liste civiche che siano rappresentative del territorio. Infine, l’esponente di Fratelli d’Italia rivendica un ruolo di primo piano per il suo partito. “A me non interessa il mio ruolo personale – ha concluso Testa – ma quello di Fratelli d’Italia, che così come è una colonna portante dello scacchiere nazionale, deve esserlo anche a livello regionale e comunale”.
Camillo Sulpizio (Lega). Leggiamo con sorpresa le parole di Guerino Testa, secondo cui la Lega avrebbe raggiunto questo risultato pur non avendo una classe dirigente locale. Ci saremmo aspettati invece un ringraziamento, soprattutto a quella classe dirigente della Lega che al collegio uninominale di Pescara ha raggiunto un risultato straordinario superando il 13%, più che raddoppiando il partito di Testa ed a mezzo punto circa da Forza Italia.
Caro Guerino, la classe dirigente locale della Lega c’è ed è presente, a partire dal Segretario Regionale ed ormai Onorevole Giuseppe Bellachioma, proseguendo con tutti i segretari provinciali e comunali che hanno lavorato intensamente al raggiungimento di questo risultato. Classe dirigente che, alle grosse adunanze ai teatri ed alla richiesta di interviste, preferisce il contatto diretto e giornaliero con i cittadini, dando risposte alle istanze che vengono rivolte; proprio come vuole il nostro leader Salvini, mai vistosi ma sempre operativi. Classe dirigente che c’è, e che rivendicherà con forza la guida della Regione, dove alla centralità della politica e della sua classe dirigente, si sostituisca finalmente il rilancio della Regione.