Pescara. “Benchè il dato elettorale di ieri non si presti, in linea generale, a un giudizio politico, solo il risultato di Teramo può prestarsi a tale valutazione, è tuttavia indubbio come il Centrodestra unito e coeso continui ad essere una forza vincente” così Fabrizio Di Stefano ha commentato il risultato delle elezioni amministrative di Domenica 10 Giugno, che hanno interessato i comuni di Teramo e Silvi, gli unici sopra i 15mila abitanti, dei 31 chiamati al voto in Abruzzo.
“Lo è ancor di più” ha continuato Di Stefano, “Qualora il Centrodestra orienti la scelta, come a Teramo, su uomini come Giandonato Morra; non si spiegherebbe altrimenti perché, magari ad Imperia, il Centrodestra perda di oltre sei punti contro le civiche dell’Ex Ministro Scajola; evidentemente quando l’uomo vale, conta più dei simboli.
Altro dato da sottolineare è la conferma della fragilità dei Cinque Stelle in ambito territoriale; tuttavia, benchè i pentastellati in questo tipo di competizioni subiscano un fortissimo ridimensionamento, per non parlare di estinzione, ritengo che cada in errore chi provi a cogliere una lettura politica da questo dato; qualora infatti si tornasse alle urne domani per le Elezioni Politiche o per le Regionali che, per tipologia elettorale, sono più vicine alle Politiche, sono convinto che il M5S tornerebbe a cifre considerevoli.
Guardando in generale al dato negli altri Comuni che sono andati al voto, non posso che esprimere soddisfazione per numerose conferme ovunque; in particolare, in Provincia di Chieti, per il risultato di Torino Di Sangro e Frisa dove il Centrodestra, dopo anni di sconfitte, è riuscito finalmente a ribaltare il risultato.
In conclusione una cosa è certa: a Teramo, a Silvi, come in qualunque altra realtà, quando i candidati sono seri, credibili, la lista è coerente e con un progetto affidabile, il cittadino premia la proposta politica; quando viceversa questi requisiti vengono meno, l’elettorato ci penalizza.” ha concluso Fabrizio Di Stefano.