Pescara. “Avremmo potuto tenere la maggioranza in Aula per 20 giorni, ben oltre le 20 ore dei lavori che si sono conclusi il 24 dicembre. Abbiamo preferito però ottenere importanti modifiche a una Finanziaria recessiva che non prevedeva nulla che potesse agganciare una ripresa economica della nostra regione”. E’ quanto ha dichiarato il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri durante la conferenza stampa tenuta questa mattina a Pescara con i colleghi Mauro Febbo ed Emilio Iampieri.
“Sul documento che ci era stato presentato – ha sottolineato Sospiri – con i relativi capitoli di spesa non c’era nessun cenno sulla riduzione delle tasse, sulle politiche del lavoro o sulla riduzione dei costi della macchina amministrativa. In questo modo si sarebbero interrotti i 3 trend iniziati dal Governo Chiodi.
Il lavoro di Forza Italia in Consiglio regionale ha consentito di ottenere importanti risultati. In primis l’impegno dell’Assessore Paolucci a riconfermare la riduzione delle tasse del 2014, anche se aveva dimenticato il tentativo della maggioranza di cancellare la nostra Legge che, lo ribadisco, ha copertura economica e legittimità giuridica.
Il nostro obiettivo era limitare i danni agendo su alcuni temi fondamentali: abbiamo ottenuto dei contributi da trasferire ai Comuni per affrontare alcune emergenze; interventi per sostenere il mondo agricolo, fondamentale per il tessuto economico abruzzese, il sociale, la cultura e fondi di investimento strutturali.
I risultati più importanti li abbiamo ottenuti su alcuni capitoli che era stati lasciati a 0. Sono stati previsti fondi per le Ater da destinare agli sgomberi degli alloggi popolari occupati abusivamente (100 mila euro) proseguendo così su un percorso iniziato 5 anni fa; un contributo di 600 mila euro per la lotta all’erosione delle nostre coste; un prestito ponte alla Saga per tenere in piedi l’aeroporto che sia chiaro non produce nessuna perdita d’esercizio; un fondo per le nuove Leggi come quella per salvare le case dei morosi senza colpa e questa rappresenta sicuramente una risposta di welfare davvero puntuale”.
“Questo Bilancio è come un encefalogramma piatto – sottolinea il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo – che non ha nessun indirizzo né scelta programmatica. Voglio rimarcare il risultato ottenuto su fondi ex Pain e Fas Cultura con la maggioranza che, grazie al nostro intervento, ha dovuto fare retromarcia e ristabilire fondi importanti che vanno a integrare questo Bilancio.
Il nostro lavoro ha portato risultati rilevanti per il settore agricolo come i fondi per la compartecipazione alle spese per le assicurazioni e supportare quindi gli agricoltori alle prese con i danni causati dalle intemperie; risorse per l’Ara per sostenere concretamente 2.200 aziende zootecniche; il finanziamento a due manifestazioni fondamentali per il settore vitivinicolo come Vinitaly (Verona) e Vinexpo (Bordeaux) alle quali l’Abruzzo deve partecipare assolutamente; l’integrazione al fondo per rimborsare gli agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica; fondi per la Cultura (TSA, Marrucino, Braga) e per i Centri di ricerca lasciati inizialmente a 0.
Non bisogna dimenticare, come colpevolmente fatto dall’attuale Giunta regionale, i lavoratori della Marineria di Pescara che non possono beneficare della Cassa integrazione e per i quali abbiamo ottenuto un finanziamento di 200 mila euro. Al Fondo unico per la Cultura sono stati assegnati fondi per 1 milione di euro nonostante una previsione di 0 euro di fronte la quale abbiamo registrato la totale assenza dei rappresentanti delle tante associazioni regionali, sempre presenti negli anni passati”.
“Quello presentato dal centrosinistra è un Bilancio senz’anima e senza contenuti – evidenzia Emilio Iampieri – che certifica la totale incoerenza con il programma elettorale del Presidente D’Alfonso. In questi 6 mesi non è stato attuato nulla di quanto promesso. Il nostro è stato un intervento certamente migliorativo soprattutto per quanto riguarda settori fondamentali come agricoltura e cultura, per il sostegno ai Parchi, ai Centri di ricerca per i quali non c’era nessuna prospettiva.
Restano troppi dubbi sulla riforma dei trasporti per la quale è stata varata in fretta e furia una Legge che è una scatola vuota che consegna una delega alla Giunta e quindi al Presidente. Ritengo invece che su una materia così importante per la nostra regione si sarebbe dovuto ragionare con maggiore attenzione evitando il rischio di farsi male”.
La replica di Paolucci: ‘Da Forza Italia accuse fuori luogo’
“Il Bilancio della Regione ha l’anima di guardare ai più fragili e di finanziare lo sviluppo, da F.I. Accuse fuori luogo”. Esordisce così l’assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci nel replicare alle accuse lanciate oggi da alcuni esponenti degli Azzurri.
“Innanzitutto vorrei ricordare che, per la prima volta dopo tanti anni, il Bilancio di previsione e la Legge finanziaria sono stati votati prima di Natale dopo che il Dpefr era stato adottato a settembre permettendo una giusta fase di concertazione, partecipazione e condivisione.
Non è un dettaglio: questa circostanza ci permetterà una programmazione più agevole ed eviterà il ricorso alla gestione provvisoria. In secondo luogo, vorrei chiarire definitivamente un punto importante: nel famoso maxi-emendamento di 7.6 milioni di euro, ben 5.2 milioni sono frutto del lavoro sei consiglieri della maggioranza e 2.4 della minoranza cui comunque riconosco un contributo rigoroso.
Quindi sfatiamo la leggenda metropolitana secondo la quale è stata l’opposizione a promuovere l’intera somma, va inoltre sottolineato che il rituale degli emendamenti nasce anche dalla impossibilità per la Giunta di licenziare un bilancio con spese facoltative per via della prescrizione a finanziare solo disavanzo e spese obbligatorie.
In sostanza quando si dice che la Giunta avrebbe presentato alcuni capitoli a zero e il Consiglio ha adeguato gli stessi, ciò si produce in forza delle prescrizioni legate al disavanzo di 455 milioni di euro ereditato.
Entrando nel dettaglio Paolucci ha ricordato che “la Giunta regionale ha deciso di stare dalla parte delle persone più fragili e quindi di finanziare il sociale con una cifra notevole: 37 milioni, di cui 12 per sostenere i ticket. Ricordo mesi di battaglie sui ticket e nella sessione di bilancio da parte delle minoranze neanche una parola. Inoltre abbiamo posto un forte accento sul cofinanziamento dei fondi europei, che al momento costituiscono la principale fonte di sviluppo per questa regione”.
La partita vera, però, si gioca su un altro tavolo: “L’attuale disavanzo di 455 milioni – spiega l’assessore – va ripianato entro la legislatura. Noi non siamo in grado di farlo con risorse nostre, serve una modifica al quadro nazionale per prolungare il tempo di ammortamento del debito. Su questo punto daremo battaglia a Roma”.