Abruzzo. Un plauso per l’introduzione, anche se giudicata tardiva, del sistema di integrazione tariffaria per i biglietti del sistema dei trasporti, sia pubblici che privati.
Franco Rolandi della Cgil, infatti, giudica in maniera positiva la novità legislativa, introdotta dalla Regione Abruzzo, che secondo il sindacato avrà dei risvolti decisamente positivi, per varie ragioni.
“Intanto con l’adozione
dell’integrazione tariffaria”, si legge in una nota ” l’Abruzzo seppur in ritardo di oltre 15 anni, andrà ad uniformarsi ad altre regioni
pioniere che già da tempo hanno potuto constatare l’elevato grado di
soddisfazione dei viaggiatori/utenti nel poter utilizzare un solo titolo di viaggio per i servizi di trasporto
pubblico offerti dalle aziende operanti nel territorio regionale. Vantaggi che per i cittadini sono sia di ordine
pratico ma anche di natura economica e che nel contempo, possono rappresentare anche per la stessa
Regione Abruzzo una misura di sviluppo, razionalizzazione e incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico”.
L’altro elemento è quello di uniformare le tariffe sulle varie tratte.
” Fino ad ora si assiteva ad una inaccettabile disparità di trattamento”, dice ancora Rolandi, ” che perdura ormai dal 1°
settembre 2004 (delibera Giunta Regionale n. 478 del 4 giugno 2004) e che consente alla sola utenza
dell’area metropolitana Chieti-Pescara (vedi allegato) di poter disporre delle indubbie agevolazioni tariffarie
introdotte con il biglietto Unico, limitatamente a 4 aziende (Arpa, Gtm, La Panoramica e Satam) rispetto alle
oltre 50 operative in ambito regionale. Un fatto che ha peraltro accentuato nel corso di questi anni,
quell’insopportabile squilibrio con le zone interne della regione notoriamente già svantaggiate in termini di
qualità e quantità dei servizi di trasporto locale erogati. Sulle altre riforme, come l’azienda unica, bacino unico e fondo unico regionale, è mancato invece il coraggio per avviare il percorso di riforme”.