Pescara. E’ certamente cosa utile, soprattutto in una fase di riorganizzazione e trasformazione della sanità abruzzese, confrontare quanto accade in Abruzzo con l’esperienza di altre regioni; discutere come cambiare il modello organizzativo per dare risposte migliori al bisogno di cura dei cittadini.
Risultati che per la Cgil Abruzzo si raggiungono anche potenziando la sanità e l’assistenza sul territorio, riorganizzando le risposte a una domanda di cura che cresce e si fa sempre più complessa.
Affrontando la stagione del cambiamento tenendo al centro alcune proposte e alcuni orientamenti che il sindacato ritiene necessari per riorganizzare la sanità puntando alla qualità delle prestazioni e dell’assistenza, all’accesso garantito a tutti i cittadini, al fatto che anche questo settore può contribuire concretamente a rilanciare l’occupazione.
Argomenti al centro del convegno “La riorganizzazione del sistema socio-sanitario abruzzese, più servizi sul territorio per i nuovi bisogni di cura” che la Cgil Abruzzo ha organizzato mercoledì 16 novembre (a partire dalle ore 9, all’ex Aurum di Pescara) con una partecipazione nutrita e molto qualificata per un dibattito importante su uno snodo cruciale della vita e del futuro di questa regione.
Con Sandro Del Fattore, segretario generale della Cgil Abruzzo, all’incontro parteciperanno l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco; Stefano Cecconi, responsabile nazionale Cgil per le politiche sociali; il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Alfonso Mascitelli; Marina Balestrieri, segretaria della Cgil Emilia Romagna; Gavino Maciocco, docente di medicina di comunità e politica sanitaria all’università di Firenze; Petropulacos Kyriakoula, direttore generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna; Carmine Ranieri, segretario regionale della Cgil abruzzese.