Cinquantamila disoccupati e 15mila posti di lavoro persi. Sono i numeri dell’emergenza lavoro in Abruzzo. E domani la piazza torna protagonista della protesta cittadina. Una protesta silenziosa che, tuttavia, vuol far sentire forte l’urlo di quelle migliaia di cassa integrati, precari, giovani, pensionati, studenti che reclamano con forza un diritto sancito dalla Costituzione italiana: il lavoro. Ma soprattutto, la dignità di essere cittadini. L’iniziativa è promossa dal sindacato della Cgil, che ha organizzato diverse iniziative in Abruzzo per dire basta all’idea di un presente che non lascia spazio al futuro.
La piazza, da sempre simbolo del confronto democratico, torna ad accogliere i suoi cittadini, con i loro problemi, le loro paure, i loro dubbi. Ma soprattutto, ancora, con la grande voglia di non rassegnarsi. Teramo, Pescara, Sulmona e Lanciano domani saranno il cuore pulsante degli abruzzesi che rivendicano un lavoro, una pensione dignitosa, un futuro.
A Teramo, dove il sindacato ha proclamato 8 ore di sciopero, l’appuntamento è alle ore 9 nel piazzale Madonna delle Grazie. Da qui partirà un lungo corteo che raggiungerà piazza Martiri della Libertà, dove si terrà un comizio. Ci saranno anche gli universitari dell’Udu Teramo e i rappresentanti del Pd comunale, per “ribadire la necessità di rimettere al centro le tematiche dei diritti, del lavoro e dello sviluppo, convinti che per estendere le protezioni sociali e per ridare fiducia alla popolazione occorre contrastare la pratica degli accordi separati, riaffermando l’importanza del contratto unico, combattere il precariato e la disoccupazione”.
A Pescara, invece, i manifestanti si ritroveranno alle 9:00 in piazza Italia, per arrivare alle 11:00 in piazza Sacro Cuore per dar vita alla manifestazione vera e propria. Tra gli altri partecipanti, sarà presente anche l’Associazione nazionale partigiani italiani: “E’ a rischio il diritto che fonda la nostra identità repubblicana: il lavoro, oggi minacciato, vilipeso e privato di dignità; sono a rischio diritti fondamentali, garantiti, in linea di principio, dalla Costituzione”, si legge in una nota, “Il Comitato provinciale pescarese dell’Anpi invita dunque i suoi iscritti, gli antifascisti e tutti i democratici a manifestare solidarietà e sostegno ai lavoratori”.
“Riteniamo nostro dovere prioritario in un momento così difficile per l’Italia e l’Abruzzo partecipare i luoghi dove il sindacato insieme ai lavoratori manifesta per i diritti negati del lavoro, della sicurezza sociale, dello sviluppo economico e democratico” commentano i Consiglieri regionali del Pd Giovanni D’Amico, Claudio Ruffini e Marinella Sclocco. “E’ imprescindibile per noi Consiglieri regionali Democratici operare per sostenere le organizzazioni sindacali tutte a recuperare un rapporto sostanziale nella rappresentanza dei lavoratori ed in questa prospettiva, a sviluppare una nuova stagione di forte e significativa unità sindacale”.
Il Consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio parteciperà, invece, alla manifestazione in programma a Sulmona. “In una fase così delicata per questo territorio e soprattutto per l’economia regionale in particolare è dovere della politica e delle istituzioni mobilitarsi e agire con unità di intenti. Da mesi andiamo ripetendo che esiste una ‘questione Centro Abruzzo’ legata alla vicenda del terremoto, alla vicenda del gasdotto, alla deindustrializzazione galoppante, ai problemi della sanità, dei servizi, della mobilità, problematiche che non possono essere più sottaciute. E mentre si leva forte il grido di queste popolazioni, ci accorgiamo che il governo regionale cammina con le ruote sgonfie mentre quello nazionale, distratto su altre vicende, deve avere una rappresentazione di questa realtà molto diversa dalle preoccupazioni della gente’’.
L’Italia dei Valori Abruzzo sostiene e aderisce allo sciopero generale indetto dalla Cgil per domani, venerdì il 6 maggio, che vedrà una importante mobilitazione anche in Abruzzo. Lo fanno sapere nella nota congiunta il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’Italia dei Valori, e l’onorevole Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo. Consiglieri regionali ed i rappresentati a tutti i livelli del partito scenderanno in piazza accanto ai lavoratori abruzzesi, ma senza bandiere e simboli per non strumentalizzare l’importante appuntamento. “Saremo presenti alle manifestazioni di protesta” commenta Mascitelli “accanto ai lavoratori abruzzesi, perché una delle tante ragioni per cui abbiamo votato contro il Documento Economico Finanziario presentato da questo Governo è proprio il fatto che vi è un’assenza totale di misure concrete a sostegno dell’occupazione, dei salari e non vi è nessuna traccia della tanto annunciata riforma degli ammortizzatori sociali. Ed ora il Governo si è inventato l’ennesima presa in giro: la riforma dello Statuto del lavoro, un altro modo per non affrontare problemi veri e perdere tempo”. “I dati catastrofici sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, e quelli diffusi dall’Inps, sulla drammatica ripresa delle richieste della Cassa integrazione” conclude Costantini “sono il segnale di una situazione di stallo dell’economia del Paese e dell’incapacità del governo di affrontare e risolvere le emergenze”.