Nell’anno 2010 le ore di Cassa Integrazione autorizzate dall’Inps in Abruzzo hanno subito un leggero calo, passando dalle 35.335.127 del 2009 alle 33.278.689 dell’anno appena trascorso. I dati sono stati resi noti da Sandro Giovarruscio della segreteria regionale della Cgil. Resta critica la situazione a Teramo, che rimane la provincia più colpita con 12.039.086 ore. Nelle altre provincie di Pescara, Chieti e L’Aquila sono state autorizzate rispettivamente 2.957.119, 9.736.153 e 8.546.331 ore, con un lieve aumento, rispetto al 2009, nella provincia di Pescara e una flessione in quella di Chieti e L’Aquila.
E’ cambiata, tuttavia, notevolmente la sua composizione, con una forte diminuzione della CIG ordinaria e aumento di quella straordinaria e in deroga. L’ulteriore dato negativo, come osserva la Cgil, è l’ aumento dei beneficiari dell’indennità di mobilità che sono passati da 5.342 (nel 2009) a 7.193 (nel 2010). Un incremento che ha interessato tutte e quattro le provincie. Infine l’effetto della CIG, sempre nel 2010, ha prodotto una riduzione complessiva dei salari pari a circa 120 milioni di euro: ogni lavoratore rimanendo per 12 mesi in Cassa Integrazione perde mediamente 7.516 ero (studio elaborato da Cgil nazionale).
Ciò è causato dal fatto che i trattamenti di CIG prevedono i massimali: 840,81 euro (lordo) a fronte di una retribuzione mensile di riferimento pari o uguale a 1931,86 euro; 1.010,57 euro (lordo) se la retribuzione mensile e’ superiore a 1.931,86 euro. “Questa difficile situazione” spiega Giovarruscio “preoccupa molto la CGIL Abruzzo, la quale ritiene che senza interventi straordinari, sia Regionali che Nazionali a sostegno dello sviluppo e del lavoro, sarebbe difficile invertire la tendenza”.