Pescara. “ Ci sono assessori di serie a e assessori di serie b. Io, evidentemente, facevo parte della serie che non serviva”. Una battuta al vetriolo, utile per rispondere alle domande dei cronisti in attesa fuori dal palazzo di giustizia di Pescara.
Questa mattina l’ex assessore regionale all’ambiente, Daniela Stati, indagata per favoreggiamento nell’inchiesta sulla realizzazione di un inceneritore a Teramo. Ai cronisti la Stati ha detto di “essere tranquilla e serena”. Risponderò ai giudici”, ha aggiunto. Alla domanda se è vero che ha definito i suoi referenti politici una banda di delinquenti, l’ex assessore ha risposto: “è vero quello che ho letto questa mattina sui giornali, che c’e’ tantissima solidarietà per l’assessore Venturoni, beato lui. Io facevo parte, evidentemente, di una serie che non serviva”.
L’interrogatorio. E’ durato due ore e mezzo l’interrogatorio di Daniela Stati. L’ex assessore davanti al procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi e ai sostituti Anna Rita Mantini e Gennaro Varone ha chiarito la sua posizione relativa all’accusa di favoreggiamento e per il resto ha reso dichiarazioni ritenute “molto interessanti ai fini delle indagini”.Al termine dell’interrogatorio l’ex assessore ha detto che è stata “una conversazione serena con una magistratura serena che attentamente legge gli atti. Sono serena anch’io”. A proposito delle pressioni che avrebbe subito e di cui si sarebbe lamentata anche con il presidente Gianni Chiodi ha spiegato che “le indagini non sono chiuse, non posso parlare di questa vicenda. So soltanto che ho chiarito la mia posizione ma posso parlare della politica, di quella politica che tanto male mi ha fatto e tanta solidarietà anche a livello nazionale che oggi da ad un assessore che lo era tanto quanto me? Oggi Quagliariello, ieri tutta la politica nazionale si è’ scomodata per un assessore in difficoltà, perché – ha aggiunto- per Daniela Stati nessuno si è scomodato? Servivo tanto quanto gli altri assessori o io davo così tanto fastidio? Se qualcuno pensava di aver tirato fuori Daniela Stati dalla politica, con le unghie e con i denti difenderò il mio cognome e il mio territorio. Con questa serenità vado avanti”. L’ex assessore ha infine sottolineato che resta in politica: “ricomincio daccapo con la gente che mi vuole bene, con la gente per bene”.