Pescara. È l’Abruzzo che recita la parte del leone nel progetto nazionale dei laboratori territoriali per l’occupabilità, promosso dal ministero dell’Istruzione nell’ambito della “Buona scuola”. Otto istituti superiori abruzzesi sono stati infatti selezionati per la rilevanza del progetto e l’originalità della proposta.
In proporzione alla popolazione scolastica e al numero degli istituti superiori presenti, l’Abruzzo è la regione che ha risposto meglio all’iniziativa promossa dal Miur.
“Si tratta di un grande risultato – ha commentato l’assessore all’Istruzione Marinella Sclocco – che dimostra la grande sensibilità di studenti, docenti e dirigenti scolastici di fronte al problema dell’occupabilità”.
Gli istituti abruzzesi selezionati sono: “Enrico Fermi” e “Ovidio” di Sulmona, “Da Vinci-De Giorgio” di Lanciano, “Pomilio” di Chieti, “Volta” e “Aterno Manthonè” di Pescara, “Marie Curie” di Giulianova, “Algeri Marino” di Casoli.
Il progetto nazionale prevede la realizzazione di luoghi di incontro, di sperimentazione tra vecchi e nuove professioni e di pratica dell’innovazione in tutte le sue forme. Nelle intenzioni del Miur questi laboratori sono luoghi aperti al territorio per stimolare la crescita professionale, le competenze e l’autoimprenditorialità, attraverso la partecipazione di enti pubblici e locali, camere di commercio, enti di formazione professionale, università, fondazioni e imprese private.
“La risposta del territorio e del mondo scolastico è stata straordinaria – prosegue l’assessore Sclocco -, a conferma l’attualità di un problema particolarmente sentito in regione. Su alcuni progetti, peraltro, la Regione Abruzzo è stata chiamata quale partner, ma il merito di un risultato del genere va senza dubbio agli attori principali dell’iniziativa: studenti, docenti e dirigenti scolastici. Con loro da tempo abbiamo avviato un’interlocuzione privilegiata, che non è legata solo alle tematiche del lavoro e dell’occupabilità ma anche a percorsi educativi e di crescita dei giovani. È un impegno che l’assessorato all’Istruzione vuole continuare a mantenere – conclude Marinella Sclocco – prevedendo la disponibilità di risorse finanziarie nel proprio bilancio e nella programmazione europea”.