L’Aquila. “Accogliamo con grande stupore il programma della visita di Matteo Renzi e riteniamo questa sua sortita in Abruzzo una semplice passerella che di concreto non apporterà nulla alla risoluzione dei problemi seri della nostra regione”. E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali di Forza Italia.
“Una volta uscito dalle viscere del Gran Sasso – prosegue la nota – dove avrà potuto ammirare i laboratori di fisica per scoprire i segreti dell’universo, tornato sulla terra, dopo essersi recato nell’azienda di un amico di D’Alfonso, una delle poche che ancora assume, vorremmo suggerire proprio al governatore alcune questioni “calde” che dovrebbe porre all’attenzione del presidente del Consiglio.
A meno che D’Alfonso non voglia ricoprire il ruolo di semplice cavalier servente potrebbe chiedere a Renzi, prima di chiudergli la porta della macchina, quando saranno affrontate seriamente le problematiche della Ricostruzione dell’Aquila; se ha intenzione di togliere quella sciagurata tassa aeroportuale così nefasta per il futuro del nostro aeroporto; se c’è la volontà di limitare gli effetti del decreto Lorenzin che produrrà una improponibile riforma sanitaria e la conseguente chiusura degli ospedali abruzzesi; se e quali iniziative si vogliono intraprendere per invertire un trend negativo per la nostra regione, maglia nera nelle classifiche dell’occupazione; piuttosto che occuparsi solo di chi assume perché non si preoccupa di chi deve licenziare molto spesso a causa dell’aumento crescente della tassazione sulle imprese? Per non parlare del caos che regna nel comparto agricolo, con i fondi che non vengono impegnati, servizi trasferiti o chiusi, riorganizzazione senza senso e Psr in clamoroso ritardo. Poi al premier vorremmo chiedere il perché, nonostante si professi grande sostenitore della spending review, si è deciso di autorizzare il mutuo da 100 milioni che penalizzerà pesantemente le future generazioni?
Questi sono solo alcuni degli argomenti che andrebbero affrontati e che dovrebbero essere in cima alla lista delle priorità del premier che invece oggi sarà protagonista di un’altra visita dal sapore puramente propagandistico, tutt’altro che istituzionale, a cominciare dalle sedi scelte, così come già accaduto nel mese di agosto quando la sua apparizione si rivelò un autentico flop. Siamo certi – concludono i Consiglieri di Forza Italia – che se la Regione avesse un vero presidente e non un semplice vassallo, il programma del presidente del Consiglio sarebbe stato completamente diverso e soprattutto molto più utile per le sorti degli abruzzesi”.
JESSICA VERZULLI: ‘ENNESIMA PASSERELLA IPOCRITA DI QUESTO GOVERNO’
“La visita di Matteo Renzi oggi in Abruzzo ci lascia senza parole”, afferma Jessica Verzulli, Coordinatrice regionale di Forza Italia Giovani Abruzzo.
“Proprio nell’anniversario dei 2 anni di Governo abusivo, Renzi fa visita ai laboratori di Fisica del Gran Sasso e agli stabilimenti della Walter Tosto a Chieti Scalo. Un’azienda che in questi ultimi mesi ha applicato il jobs act con assunzioni a tempo indeterminato, leggiamo nell’agenzia stampa. Invece di far visita alle tantissime imprese in crisi, di venire a discutere dei molteplici problemi che attanagliano la nostra Regione, dall’Aeroporto d’Abruzzo alla sanità, Renzi sceglie le solite passerelle politiche a cui ci ha abituato anche D’Alfonso.
Invitiamo il Presidente del Consiglio a non fermarsi alla Walter Tosto, ma a proseguire il suo viaggio lungo tutta l’area industriale, osservando quanti stabilimenti hanno chiuso e quanti posti di lavoro sono stati persi in quelli che sono ancora aperti. Sarebbe una visita molto più utile e meno ipocrita.
In contemporanea con la visita di Renzi in Abruzzo, il movimento giovanile abruzzese parteciperà dalle ore 15 al tweetstorm promosso a livello nazionale da Forza Italia Giovani, con gli slogan #renziabusivo #dueannidiregime”
DI STEFANO: ‘E’venuto per una cortesia a D’Alfonso’
“Riguardo alla visita odierna di Matteo Renzi in Abruzzo, reputo opportuno che il Premier spieghi che fine farà l’aeroporto d’Abruzzo, qual è il futuro del Porto di Pescara, se ci sono ancora le risorse per il completamento del fondovalle Sangro e se si potrà fare il dragaggio del Porto di Ortona”.
E’ quanto scrive in una nota l’on. Fabrizio Di Stefano (FI)
“Sarebbe interessante sapere se all’Aquila- dice Di Stefano- oltre ad ammirare i meravigliosi panorami della nostra terra e a visitare i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha affrontato anche i problemi, ben più gravosi, legati alla ricostruzione.Ci spieghi ancora se la nostra Sanità sarà in grado di sopravvivere al ciclone d’Alfonso, ai dettati (ospedali ridotti e reparti cancellati) del Decreto Lorenzin e alle discutibili scelte in materia di sanità privata che d’Alfonso continua a prendere.
Una cosa è certa: di quello che avevamo ipotizzato qualche tempo fa, ne abbiamo avuto piena conferma: D’Alfonso si ritirò da quello che, su indicazione delle regioni, era il referendum sulle trivellazioni petrolifere a mare, solo per ingraziarsi le simpatie del Premier.
La visita odierna- conclude- evidentemente, rientra in una di quelle cortesie strappate da D’Alfonso. Peccato che tutto si consumi sulla pelle degli abruzzesi”.
Tinari: ‘Passerella inutile, tutto resterà come prima’
“E bravo Renzi! Si e’ fatto una bella passeggiata sul Gran Sasso scortato dai soliti noti e accompagnato dal consueto coro di annunci ad effetto e promesse. Intanto, all’Aquila, i giovani aspettano un lavoro, cosi’ come le famiglie che lo hanno perso, in modo da trovare quella dignita’ e quella serenita’ cui avrebbero diritto. Dopo l’ennesima passerella si ha l’impressione, tuttavia, che tutto restera’ come prima”.
Il commento è del consigliere comunale di Foza Italia Roberto Tinari.
“I ragazzi di questa città non chiedono altro, solo la dignità che viene dal lavoro, unitamente alla possibilità di poter programmare serenamente il loro futuro. Di questo ha bisogno la nostra comunità, dopo la tragedia del terremoto e gli sconvolgimenti che ne sono derivati. Basta con gli annunci di facciata – dice infine Tinari – le passerelle dei politici e le promesse destinate a rimanere tali!”.